1. Una serra per coltivare... relazioni (5)


    Data: 15/11/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... uno stronzo”.
    
    Osvaldo raggiunse la serra e si rese conto che i lavori erano ormai a buon punto e che forse dall'indomani poteva cominciare la fase finale, quella del montaggio vetrate; si mise al lavoro.
    
    Di li a poco arrivò Patrizia. Si vedeva che era nervosa. Osvaldo pensò “Questa non è come la figlia che sparisce dopo aver fatto quello che va fatto, questa si appiccica, mi sa che stamattina devo spiegarle come la penso”
    
    “Scusami per ieri”, esordì Patrizia “Non sapevo che sarebbero arrivati i miei figli e poi è venuto mio marito, si è piazzato in casa e... beh scusami. Non dovrei essere io a chiedertelo ma uno deve pur fare il primo passo”
    
    “ Scusa per cosa? Avevo capito sai e poi, ...beh forse l'interruzione in effetti era meglio che non fosse stata improvvisa, ma tanto lo sapevamo entrambi che era un'avventura che doveva finire. Era meglio che finisse in altro modo, ma non è che tra noi potesse continuare. Lo pensi anche tu, vero?”
    
    Come se non avesse sentito Patrizia continuò :“Come mai ieri sera mia figlia ha chiesto un passaggio proprio a te? Vi conoscevate già?”
    
    “No, non la conoscevo. Semplicemente mi ha chiesto un passaggio e gliel'ho dato”
    
    “Solo il passaggio?”
    
    “Che intendi dire?”
    
    “Conosco mia figlia e un poco conosco anche te. Dimmi: ci hai provato anche con lei?”
    
    Osvaldo mentì spudoratamente: “No di certo, tu lo sai che le giovincelle non sono il mio tipo” poi sorrise sarcasticamente e aggiunse ”Però grazie per il suggerimento. Mi pare di ...
    ... capire che 'potrei avere buone speranze se ci provassi. Cercherò di rimediare alla prossima occasione, se ci sarà”
    
    Gli occhi di Patrizia quasi lampeggiarono di rabbia e perentoriamente gli ordinò: “Non ti azzardare a toccare mia figlia”
    
    Poi, con tono ancora risentito anche se a volume più basso, continuò: “E com'è che al mattino, quando arrivi ti metti a parlare con la cameriera? Ti ho visto dalla finestra, che credi?”
    
    “Che fai? Mi tieni sotto controllo?”
    
    “No, semplicemente non mi va essere messa da parte come un fazzoletto uso e getta. Certo ci hanno interrotto, ma dopo mi aspettavo almeno un gesto da te, se non prima, almeno adesso che mi hai rivista..” e così dicendo, con uno scatto quasi fulmineo, si lanciò addosso ad Osvaldo; con un braccio lo prese a gancio per il collo, con la bocca si piazzò sulla bocca e con l'altra mano andò ad afferrare, da sopra i calzoni, l'apparato sessuale di Osvaldo che osò chiedere “Ma che fai?” cercando anche di scostarla da lui. Patrizia invece sembrava come posseduta da un raptus e strinse la mano che aveva messo sulla zona inquinale, fin quasi a fargli male ai testicoli e, come se fosse fuori di sé lo investì di parole a raffica , cercando di attanagliarsi anche con una gamba sollevata da terra al corpo di lui: “Sono rimasta a bocca asciutta ieri, ti voglio adesso, fino alla fine ti voglio oggi. Mi hai fatto incazzare quando ti ho visto con Beatrice e con Nunzia. Le tenti tutte, tu? Non ce ne lasci nessuna? Saranno giovani le ...
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