1. La luce dei miei occhi


    Data: 13/11/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... arrivati qui direttamente dalla sede di Assisi, su richiesta del locale signorotto ‘ di cui mi fa il nome, e che a me &egrave totalmente sconosciuto. ‘ Faceva parte della famiglia dei Medici, un qualche lontano cugino dei signori di Firenze, se mi ricordo bene il loro albero genealogico. Non commento. Sicuramente ha ragione lei. Mi accontento di riempirmi gli occhi del posto, ma soprattutto di lei. &egrave così felice’ Si aggrappa nuovamente al mio braccio e mi si appoggia addosso, restando ad osservare il panorama che si apre davanti alla terrazza panoramica. ‘ &egrave bellissimo, Marco. Non trovi? ‘ Sì, &egrave splendido, tesoro ‘ sussurro. Non so a cosa sto dicendo che &egrave splendido, se a lei o al posto. Accidenti! Non di nuovo’ Ritorniamo lentamente in albergo. Mezz’ora di camminata, ma ormai &egrave quasi il crepuscolo. Tornati in camera, lascio a lei il bagno per prepararsi. Cavoli! Mi sono dimenticato i boxer appesi nella doccia! mi viene in mente quando ormai si &egrave già chiusa in bagno da un po’. Intanto apro la scatola dell’asciugacapelli, che tanto so che userà tra pochi minuti. ‘ Marco? Mi passi il phon? ‘ agitando una mano dalla porta socchiusa. Glielo metto in mano e subito richiude la porta. Poco dopo sento il rumore del phon acceso. Ma neanche due minuti dopo Marina spalanca la porta del bagno. ‘ Non riesco a vedere niente da quello specchio! ‘ urla, attraversando la stanza con le ciabatte ai piedi e in mutandine e reggiseno. Infila la spina nella ...
    ... presa accanto all’armadio, dove c’&egrave un lungo specchio attaccato al muro, afferra la spazzola e inizia ad asciugarsi i capelli. E io resto lì, immobile dov’ero, ad osservarla, piegata in avanti a testa in giù coi capelli che quasi sfiorano il pavimento. Non riesco a smettere di guardarla. Il phon va avanti e indietro, ad asciugarle i suoi lunghi capelli. Ma non sono le mani quello che guardo. Guardo la rotondità dei suoi glutei, e il seno che intravedo tra i suoi capelli smossi dall’aria calda. Non so se si rende conto di quello che sta facendo, ma io sì. E non posso continuare a guardarla. Ma non riesco a farne a meno. Sento di nuovo il mio sesso che mi si gonfia nei pantaloni. Quando si tira su cerco di girarmi, per non farmi sorprendere a fissarla, ma non riesco a muovermi. Ci guardiamo e lei mi sorride. Quel suo bel sorriso che mi riempie l’anima. Ingoio a vuoto un bel po’ di volte, per riuscire a parlare chiaramente. ‘ Posso entrare io in bagno o devi fare ancora? ‘ No, ho fatto. Solo appoggia da qualche parte le cose che ho lasciato dentro. Annuisco. Entro in bagno, raccolgo le cose che ha lasciato in giro e appoggio il beauty-case sulla scrivania. Dentro ci sono tutte le sue cose che le serviranno di sicuro. Ritorno in bagno. Mi spoglio, ma faccio fatica ad abbassarmi i pantaloni, tanto &egrave gonfio il mio pene. &egrave rigido e completamente snudato. Chiudo il coperchio del water e ci appoggio sopra i vestiti che rimetterò. Apro il rubinetto della doccia e solo in ...
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