La luce dei miei occhi
Data: 13/11/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... molto lentamente sposto il mio braccio da sotto di lei. Ma appena inizio a muovermi, Marina si stringe ancora di più a me. Desisto. Dopo un po’, non so quanto, suona la sveglia. Almeno ora ho la scusa per spostarmi. Anche Marina si sveglia. Dapprima resta un po’ disorientata, ma poi mi illumina col suo sorriso. ‘ Buongiorno, Marco. Non so te, ma io ho dormito magnificamente. All’inizio sentivo un po’ di freddo, ma poi mi è passato. Faccio finta di niente, ma le rispondo che anche io ho dormito bene, che in fondo è la verità. Vado prima io in bagno. Prendo dei vestiti puliti e mi fermo sulla porta, prima di entrare. ‘ Ah, ieri sera ho prenotato un taxi per le 9.30 per portarci in città. Con gli orari dei mezzi pubblici era un casino. Ci faremo portare da qualche parte e poi vedremo come fare quando saremo là. Va bene? Decidi cosa vuoi vedere per primo. Marina annuisce, restando ancora sotto le coperte. Chiusa la porta dietro di me, faccio un profondo respiro. Almeno non mi sono svegliato con una erezione. Sarebbe stato veramente imbarazzante, altrimenti. Dieci minuti dopo sono fuori. Marina sta ancora oziando sotto le coperte. Mi avvicino al letto, e solo in quel momento mi accorgo che ha gli occhi chiusi, le guance arrossate e respira rapidamente. Ma che sta facendo? Poi scorgo dei rapidi movimenti circa a metà del letto. E tutto mi diventa chiaro. Oddio! Si sta masturbando! Non posso crederci! Lo sta facendo per davvero! Mi allontano immediatamente, ma quello ...
... che ho visto mi intontisce. Ma perché dovrei esserne sorpreso? In fondo è una donna. Anche lei ha le sue esigenze. Anche dall’altra parte della stanza sento i suoi sospiri e mugolii trattenuti. Che faccio? La lascio fare o mi faccio sentire, magari mettendola in imbarazzo ancora di più di quello che potrebbe essere? Mi avvicino alla TV e l’accendo, facendo finta di niente. Non la guardo neanche, lasciandole il tempo di riprendersi. Infatti, pochi secondi dopo è già in bagno a prepararsi. Preparo lo zaino col necessario per stare fuori buona parte del giorno per non dover salire nuovamente poi. Quando anche Marina esce dal bagno, scendiamo a fare colazione e poi restiamo nell’atrio ad aspettare il taxi, che arriva puntuale. Marina da indicazioni all’autista su dove ci deve lasciare. Restiamo fuori tutto il giorno e rientriamo solo dopo aver cenato. Prima di ritirarci per la notte, prenoto ancora un taxi per l’indomani, ma con un altro orario. Sarà una levataccia, domani mattina. Per essere in orario alla biblioteca dovremmo svegliarci alle 7.30. Il taxi arriverà alle 8.30. Chiedo a Marina di preparare i documenti già nel suo zaino per non dover fare tutto di corsa domattina. Siamo stanchi morti e alle 23 siamo già sotto le coperte. Anche stavolta mi addormento subito, e al mattino, quando suona la sveglia, siamo di nuovo abbracciati. Ma oggi non ho proprio tempo per riflettere sulla cosa. Mi alzo subito e in bagno non mi faccio nemmeno la barba. Marina ci impiega ...