Indimenticabili notti 1
Data: 10/11/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... afferrare le tette a piena mano; con qualche sforzo, mi sollevo col busto e vado a succhiare i capezzoli; mi aiuta abbassandosi e lasciandosi leccare, mordicchiare, succhiare con somma goduria; ormai non sono più in grado di portare avanti il gioco di interrompere la scopata e l’avverto che sto per sborrare; mi assicura che non c‘è problema e lascio che lo spruzzo parta violento contro l’utero; gode ad ogni getto che la colpisce e sento che mi scarica sul ventre umori continui.
Si stende al mio fianco; la accarezzo dolcemente su tutto il corpo, pur rimanendo languidamente sdraiato accanto lei; ci sorprende il trillo della lavatrice che annuncia la fine del lavaggio; si tampona la figa con fazzolettini e, meravigliosamente nuda, va alla lavanderia per passare i panni lavati all’asciugatrice; passa anche dal bagno per lavarsi e torna da me.
Si accoccola di schiena contro di me e non resisto alla tentazione di carezzarla tutta, percorrendo ad una ad una le vertebre che la segnano; passo le mani aperte su tutta la carne e arrivo alle natiche dure e dolci che afferro a piene mani; il fratellino sotto alza la testa e va a grufolare fra culo e figa.
“Se vuoi il culo, meglio che prima lo prepari e lo lubrifichi.”
E’ un sussurro che le scivola naturalmente dalla bocca, ma le contrazioni dell’ano mi suggeriscono che si sta pregustando l’inculata, che la vuole anche lei, pure se propone e necessita di una preparazione adeguata; non la faccio muovere dalla posizione fetale ...
... che ha assunto; mi sposto dietro di lei con la testa tra le natiche e cerco con la lingua il forellino, divaricando le chiappe quanto mi riesce, in quella posizione.
Riesco comunque a raggiungere il buchetto e a infilarci entro la punta della lingua; si alza ginocchioni e si piega in avanti; mi dedico a leccarla con grande passione, quasi con amore; sento lo sfintere cedere dolcemente di poco; è ancora troppo stretto per la mia mazza; è lei a ripetermi quasi in un soffio.
“Il lubrificante … ce l’hai un tubetto di lubrificante?”
Balzo giù da letto, vado in bagno e torno con il gel che uso spesso con Lidia; mi sdraio dietro di lei; lecco ancora con amore ano, perineo e figa; infilo nel buchetto un dito; mi spalmo un poco di gel sulle dita e ne infilo due, le faccio ruotare e lei geme di goduria; arrivo a tre dita per assicurarmi che il varco sia utile al mio cazzo; appoggio la cappella; trattiene il respiro, fa un sospiro profondo e protende indietro i lombi; io spingo per contraccolpo e la mazza scivola dolcemente nel retto; mi fermo.
“Scopami, non sai quanto mi piace!”
Non ho bisogno di incitamenti; la prendo per le anche e sbatto con forza l’inguine contro il culo meraviglioso; il suono che fa il ventre quando picchia sulle natiche è dolcissimo, quasi musica celestiale; la monto a lungo e mi fermo spesso; lei gode più volte, aiutandosi con un ditalino prolungato che opera infilando una mano fra le cosce mentre l’altra l’aiuta a stare carponi sul letto; faccio ...