Bambola di carne
Data: 07/11/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Trans
Autore: IreneFlower, Fonte: xHamster
... molto simile a quello di una mummia egiziana, sentivo la bendatura comprimermi la faccia, respiravo come potevo ma non mollai mai il mio foulard.
Mi guardai allo specchio, il mio viso era una maschera inespressiva, la superficie liscia interrotta solo dai due forellini per gli occhi e dall'apertura del boccaglio per respirare.
Non vedevo quasi nulla, sentivo pochissimo e respiravo a malapena.
Ma mi piaceva, sentivo il mio "coso" inturgidirsi e spingere all'interno dello string.
La prima parte della trasformazione era completata, ora veniva la parte più difficile. Prese dal suo borsone uno strano capo di abbigliamento, sembrava un busto pelle nera ma era dotato di numerose cinghie di chiusura e sulla parte posteriore aveva una specie di sacca interna anche questa dotata di cerniere e chiusure a laccio. Non me lo consegnò semplicemente ma me lo fece indossare personalmente, e questo fece accrescere in me l'eccitazione. Essere completamente nelle sue mani, essere manipolata a suo piacimento
era per me molto eccitante.
Sollevai le gambe ad una ad una e le infilai nel busto. Lo sollevò all'altezza del torace e mi piegò gentilmente le braccia dietro la schiena, facendomele infilare nella sacca posteriore.
Mi strinse i polsi con un'invisibile cinghia bloccandomeli all'altezza della vita.
Poi sentii scorrere la lampo della sacca finche' sentii il suo ferreo abbraccio che mi serrava i gomiti uno contro l'altro.
Ora le mie braccia erano completamente ...
... bloccate dietro la schiena, come in una camicia di forza.
- Sei pronta? - mi chiese.
Io annuii muovendo il capo e lui iniziò a stringere i lacci posteriori, uno alla volta. Ad ogni strappo sentivo il corsetto stringermi sempre di più comprimendo il mio ventre le mie braccia contro la schiena fino a incorporarle nel corpo.
- Espelli l'aria più che puoi - mi disse.
Io cercai di svuotare al massimo i polmoni e sentii la legatura cedere leggermente, ma fu un sollievo di breve durata perchè subito lui proseguì con la tesatura delle cinghiette che avvolgevano il corsetto.
Ogni volta che ne stringeva una sentivo il mio corpo irrigidirsi e sentivo mancarmi il respiro.
Il mio ventre si era trasformato in un vitino da vespa, come quello delle dame del settecento. La circolazione sanguigna nelle braccia stava rallentando, ne ero certa perchè non le sentivo quasi più, e pensare che mi ero offerta di sopportare quel supplizio per diverse ore!
Dopo un pò l'operazione di chiusura terminò, ora ero completamente avvolta dal corsetto di Venere che mi faceva sparire letteralmente le braccia.
Mi fece sedere sul bordo del letto, operazione non tanto facile dato che ero "ingabbiata" dalla testa alla vita. Sedendomi la morsa del corsetto aumentò a dismisura, tanto che per un lungo attimo credetti di svenire.
Lui se ne accorse e mi chiese che andava tutto bene. Mi ripresi quasi subito e annuii.
Mi prese la gamba sinistra e cominciò la vestizione con la tuta in lattice che tra ...