Bambola di carne
Data: 07/11/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Feticismo
Trans
Autore: IreneFlower, Fonte: xHamster
L'appuntamento era con una persona che non avevo mai avuto l'occasione di incontrare prima. In precedenza era intercorso un lungo scambio di e-mail e questo rapporto epistolare mi aveva reso l'idea di chi avrei tra poco incontrato. L'avevo conosciuto circa un mese prima, ricevendo da lui una e-mail semplice ed essenziale, schietta ma cortese.
Aveva scoperto le mie pagine web ed era rimasto colpito dalla mia predisposizione ai giochi fetish comprovata soprattutto dalle esplicite foto pubblicate. Nel marasma di messaggi che ricevo non capita spesso qualcosa di simile perciò decisi di approfondire il contatto rispondendogli subito.
Era uomo coniugato, non libero, ma disponeva di un appartamentino in una località di villeggiatura dove occasionalmente ospitava gli amici per mettere in atto vari giochi sessuali.
Aveva già avuto diverse esperienze, ma solo alcune delle quali erano state soddisfacenti. Nella maggior parte dei casi aveva scoperto che i suoi interlocutori, così decisi e motivati nelle e-mail, si rivelavano poi dei fallimenti, timorosi, indecisi, dubbiosi.
Al momento di realizzare ciò di cui si era tanto discusso, sorgevano insormontabili problemi del tipo : scusa non me la sento, ho cambiato idea, questa volta è meglio di no, magari la prossima volta.
Naturalmente, date le premesse, anche nei miei confronti era dubbioso.
La mia impressione era quella di un uomo abbastanza sincero, con una certa dose di buon senso e perciò affidabile per l'esperimento ...
... abbastanza estremo che avevamo in programma.
Nei giochi BDSM esiste l'esigenza irrinunciabile alle completa fiducia nel proprio master, significa letteralmente mettere la propria vita nelle sue mani.
Quando si è legati, immobilizzati ed imbavagliati non si ha la possibilità di reagire in nessun modo e perciò di difendersi dall'eventuale eccesso.
È fondamentale stabilire che il proprio partner non sia psicotico o in generale pericoloso. Mi resi conto che non era il suo caso e stabilimmo un appuntamento per la domenica seguente.
Mi presentai a casa sua perfettamente truccata e vestita con abiti eleganti ma non particolarmente vistosi, una camicetta grigio perla, una gonna nera al ginocchio, calze color carne, scarpe channel con tacco da 5 centimetri, capottino rosso bordeaux. Insomma, una donna normalissima.
Mi fece entrare e dopo le presentazioni mi offrì un drink.
Si complimentò con me per il mio look e ripassammo tutto lo story board, cioè il programma del pomeriggio nel minimi dettagli, già concordato in diverse lettere precedenti.
Lo spunto era stato preso da una serie di disegni di Willie, un classico del BDSM, la storia originale si intitolava "Antonia va al ballo del bondage".
Per prima cosa mi spogliai quasi del tutto, conservando solo lo string che indosso sempre. È una specie di mutandina in lattice di gomma molto resistente ed elastica. Indossarlo non è facile, occorre per prima cosa far rientrare i testicoli nello scroto e poi si deve girare ...