1. Bambola di carne


    Data: 07/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Trans Autore: IreneFlower, Fonte: xHamster

    ... il pene verso l'ano, infilandolo nell'apposita tasca.
    
    Lo slip è molto stretto ed indossarlo le prime volte era una vera tortura, ora che mi sono abituata a portarlo quasi sempre è diventato un semplice capo di abbigliamento.
    
    Di certo serve alla sua funzione, il risultato è veramente buono, non si nota nulla di sporgente. Ovviamente il bozzo di un pene stonerebbe con le gonne attillate e oltre a questo lo slip strettissimo e conformato rende impossibile un'accidentale erezione.
    
    Rimasi alcuni minuti nuda davanti a lui, come se stessi sostenendo un esame. Mi pizzicò i capezzoli facendoli immediatamente inturgidire.
    
    Notò immediatamente i fori quasi invisibili che li attraversavano da parte a parte, anche se erano momentaneamente sprovvisti di anelli o barrette.
    
    Poi mi fece girare, piegare il busto in avanti in modo da offrire le mie natiche alla sua ispezione.
    
    Sembrò apprezzare la perfetta depilazione a cui ero sottoposta la sera prima, non presentavo il più piccolo pelo, nemmeno sul pube o sotto le ascelle, a parte le sopracciglia sottili e i capelli ero completamente glabra.
    
    Infilò le dita nello string e guardò con curiosità come lo avessi indossato.
    
    La membrana di gomma si tese immediatamente a causa della pressione del pene che iniziava ad inturgidirsi al suo contatto ma nonostante tutto fece il suo dovere e lui smise di armeggiare.
    
    Il rito iniziò subito dopo, mi fece accomodare in camera da letto, davanti ad un grande specchio montato sulle ...
    ... porte dell'armadio, in modo da farmi vedere le varie fasi della mia trasformazione in manichino umano.
    
    Per prima cosa, come da accordi, mi avrebbe "zittita".
    
    Questa fase è particolarmente delicata perche' il master deve saper comprendere l'eventuale difficoltà della sua vittima senza sentirlo dire esplicitamente, visto che la stessa non è in condizione di parlare.
    
    Il pericolo è dato anche dal fatto che un bavaglio fatto maldestramente potrebbe rischiare di soffocare lo slave, ma per evitare ciò avevamo stabilito il classico segnale: il foulard tenuto in mano e lasciato cadere se qualcosa non andava per il verso giusto.
    
    Per prima cosa mi ficcò in bocca una palla di gommapiuma con infilato un tubo di plastica schiacciato e sagomato alle estremità in modo da fuoriuscire dalla bocca al livello delle labbra. Mi infilò in testa una cuffietta in gomma del tipo usato in piscina, racchiudendo al suo interno i capelli.
    
    Sugli occhi mi applicò dei dischi di plastica con dei piccolissimi fori, quel tanto che serve a vedere qualcosa, ma non più dello stretto indispensabile per non inciampare. I dischi erano sagomati secondo il profilo delle orbite ed erano fissati con del biadesivo sulla pelle. Potevo aprire e chiudere gli occhi senza fastidio, anche se non vedevo quasi nulla.
    
    Prese delle bende ricavate tagliando a strisce delle calze da donna e cominciò a fasciarmi la testa, lasciando scoperti solo i fori per gli occhi e l'apertura per respirare.
    
    In breve il mio viso fu ...
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