Laggiù nel far west - 4
Data: 06/11/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... della notte a fare la pace, pace sancita verso l’alba, quando un Buck quanto mai amorevole e libidinoso gli prese in bocca l’uccello per rimborsarlo con un godurioso pompino della violenza subita.
I giorni successivi non portarono nessuna novità, tranne il fatto che, una volta aperta la strada, Ted fu sempre meno riluttante ad accogliere Buck dentro di sé, fino a scoprire che la cosa non gli dispiaceva poi tanto e allora fu lui stesso ad offrirsi all’amico, il cui vigore sessuale sembrava affascinarlo. Del resto quanto tutto ciò gli fosse gradito, apparve presto evidente dalla frenesia con cui accoglieva il pompino di Buck dopo la scopata e dalla copiosità dello sperma di cui l’altro sembrava farsi di giorno in giorno più ghiotto.
Intanto i giorni passavano e l’inverno si faceva sempre più duro: la loro situazione era difficile, ma non ancora critica: legna da ardere ne avevano in abbondanza e anche la selvaggina si riusciva ancora a trovare, in aggiunta alle provviste affumicate o congelate. Gli unici a soffrire veramente erano i cavalli, per i quali l’erba era sempre più rada, al punto che Buck propose di abbatterne uno e trasformarlo in bistecche, ma Ted si oppose con tutte le sue forze:
“Siamo arrivati in quattro e in quattro ce ne andremo.”, disse una sera che ne stavano discutendo sotto le coperte, dopo aver fatto l’amore.
“D’accordo. – acconsentì Buck – Ma tieni presente che se la situazione si farà insostenibile, bisognerà farlo.”
“Se la situazione si ...
... farà insostenibile… - concesse Ted – Ma adesso rimettimelo dentro, - sospirò, dopo avergli tastato il pisello di nuovo duro – rimettimelo dentro, per favore…”
Buck non si fece pregare: a parte la voglia che ne aveva anche lui, era ben felice di accontentare l’insaziabile compagno; così, glielo puntò sul buco, ancora bagnato e viscido per la precedente sborrata, e glielo spinse dentro tutto d’un colpo, fino all’attaccatura delle palle.
“Oh! Che meraviglia… - sospirò Ted con aria beata – è fantastico avere il tuo cazzone tutto dentro nel culo…”
“E per me è fantastico dartelo tutto in questa bella fighetta, tesoro…”, mugugnò Buck, ulteriormente eccitato dal linguaggio scurrile, che ormai era diventato abituale nei loro momenti di intimità. Era ancora impressionato dalla rapidità con cui il compagno si era adattato al suo ruolo passivo, manifestando quella voglia di essere posseduto, che ad un occhio estraneo sarebbe apparsa incomprensibile, se non malata. Ma la “passività” di Ted era solo apparente, perché in realtà il giovane si dava ben fare, dentro e fuori il letto, per mantenere sempre accesa e disponibile la vigoria del compagno. In definitiva, se Buck smaniava dalla voglia di fotterlo, lui smaniava del pari dalla voglia di essere fottuto.
“Aspetta, - disse Ted, mentre lui glielo macinava nel culo – Voglio sborrare mentre ce l’ho dentro!”, e visto che erano distesi sul fianco sinistro, si afferrò l’uccello e cominciò a menarselo con foga.
“Vuoi godere davanti ...