1. Sushi di carne


    Data: 30/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... ragazza, che posò il menù sul primo tavolo libero. Ce l’avrebbe fatta? Prima di quel momento l’aveva vista nuda solo il suo ragazzo, sarebbe riuscita a spogliarsi di fronte a degli sconosciuti? L’avrebbe scoperto presto. Sbottonò i primi bottoni della camicetta. Tutti la guardavano, era estremamente in imbarazzo. La slacciò fino all’ultimo e si liberò dell’indumento poggiandolo allo schienale di una sedia. Sotto portava un reggiseno nero. “Su, che il sushi si fredda!”, disse l’uomo, e tutti risero. Solo Andrea rimase impietrito, combattuto tra guardare sua figlia e continuare a fissare il pavimento. Giorgia slacciò il bottone del gonnellino e abbassò la cerniera. L’indumento scivolò lungo le gambe e atterrò sul pavimento. Lo scavalcò, mentre gli sguardi di tutti erano puntati sul suo perizoma azzurro. Doveva andare avanti? Si liberò delle scarpe. Il pavimento freddo a contatto con la sua piante del piede la fece rabbrividire. Serrò le braccia conserte sul suo seno. “Tutto. Togliti tutto, mi sembrava chiaro”, le ordinò l’uomo rasato. Tanto lo sapeva. Si voltò con il viso al muro e slacciò il gancetto del reggiseno, quindi lo mandò a tener compagnia alla camicetta. “Complimenti, bel culetto!”, disse uno che non riuscì ad identificare. “Dai, togli sto cazzo di perizoma!”, disse un altro. Trasse un sospiro, afferrò l’elastico e lo abbassò fino alle caviglie, poi lo allontanò con un calcio. Si voltò, tenendo pudicamente le mani sul pube rasato. “Brava, bella di papà – commentò ...
    ... ironicamente quello con i capelli a spazzola – Ora vieni, che abbiamo fame”. Si avvicinò titubante al tavolo. “Coraggio! Sdraiati di schiena”. Poggiò il sedere sul bordo del tavolo, poi si adagiò. Era completamente esposta, sotto gli occhi di tutti, incluso suo padre e il cuoco. “Coraggio, impiattiamo!”, disse al cuoco quello rasato. Il cuoco guardò verso Andrea, che gli fece cenno di sì con la testa. Forse per delicatezza o forse per un bizzarro senso estetico, appoggiò i primi due pezzi di sushi sui capezzoli di Giorgia, poi li distribuì sul suo petto, sulla pancia e sul pube. Gli uomini presero le bacchette. Giorgia sentì il tocco su una costola. Aveva gli occhi chiusi, non voleva vedere, ma sentì uno di quegli uomini rivolgersi al padre e al cuoco: “Allora? Vi sembra normale stare attorno quando la gente mangia? Che modi sono? Via, in cucina!”. Giorgia sentì i passi allontanarsi. “Non mi stupisce non abbiano clienti, non sanno comportarsi”, commentò uno. Il pezzettino di sushi sul capezzolo destro venne prelevato tra i primi. “Che dici, ce la farà a pagarci?”. “Lo vedo male”. Conversavano come se lei non ci fosse, come se fosse veramente il tavolo su cui servirsi. Via anche l’altro pezzettino dal capezzolo sinistro. “E come facciamo?”. “Potremmo sfruttare sta puttana”. Giorgia sentì un colpo al cuore. Via altri pezzetti. “Dici? Ha le tette piccole, non va bene per lo strip”. “Potrebbe rifarsele”. “Sì, certo. E con quali soldi? Paghiamo di nuovo noi?”. Giorgia si sentì ...
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