1. Era il mese di giugno


    Data: 26/10/2020, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: bucatino, Fonte: xHamster

    ... ad un parcheggio su uno sterrato erboso spense la macchina scese aprì il cofano, ne estrasse un plaid a scacchi, nel frattempo mi ero riabbottonato e scesi anch’io dall’auto, Angelo richiuse il cofano e disse di seguirlo, ci inoltrammo nel parco buio, sentivo l’erba piegarsi sotto i piedi e un profumo di mentuccia e altre erbe profumate, distinguevo l’ombra di Angelo avvolta ne buio. Dopo pochi minuti si fermò nei pressi di un rudere romano che si ergeva nero come una sentinella, stese il plaid a terra e ci sedemmo.
    
    In lontananza vedevo le luci dell’ Eur e quelle del quartiere latino più vicine mentre davanti a noi il buio era più fitto che mai. Rimanemmo fermi e in silenzio per un po. I miei occhi si stavano abituando al buio e adesso riuscivo a distinguere Angelo e il suo viso rivolto verso di me, si avvicinò ancora di più e mi disse di alzarmi, quando fui in piedi mi slacciò i jeans e li abbassò insieme agli slip fino alle caviglie. Rimasi così in piedi nudo a metà sentii che mi abbracciava le gambe e appoggiava il viso sul mio pene, sentivo la sua guancia e dopo la sua bocca baciarmi il membro, poi cercò il glande con la lingua, lo trovò e cominciò a leccarlo poi con delicatezza lo prese nella sua bocca e iniziò a farmi un bocchino mentre con le mani mi carezzava i glutei, sentivo le sue mani scivolarmi sui glutei afferrarli e serrarli e poi aprirli in modo da potermi toccare l’ano con le dita.
    
    Il mio pene entrava e usciva dalla sua bocca, ogni tanto lo tirava ...
    ... fuori, e con la lingua leccava la sommità della cappella e gemendo ripeteva come un disco rotto - che bella fava che hai, che bella fava che hai – poi mi afferrava le palle chiudendole con la mano tra il pollice e l’indice e in quel modo le leccava e le metteva in bocca prima una poi l’altra poi tutte e due insieme, mentre con la mano rimasta libera continuava a masturbarmi lentamente e interrompendosi ogni tanto.
    
    Mi sentivo manovrato come un pupazzo le sensazioni che provavo erano intense, in silenzio offrivo il mio corpo con lascivia di cui io stesso ero stupito.
    
    Angelo mi fece segno di sedermi e di spogliarmi tutto. Mi tolsi le scarpe i pantaloni e la mutande e mi sfilai la maglietta, ero nudo, sentivo la brezza notturna sul mio corpo, la luna si era alzata e con la sua metà illuminata spargeva un certo chiarore argenteo che faceva risaltare maggiormente le ombre delle antiche rovine sparse intorno, anche Angelo nel frattempo si era tolto gli abiti e si era avvicinato a me, cominciò ad accarezzarmi il petto e la schiena mi afferrava i capezzoli con tutte e due le mani e li stringeva forte fino a farmi male, mi piaceva, restavo in silenzio e lasciavo fare.
    
    Angelo si mise a leccarmi dappertutto, mi carezzava le cosce poi le apriva e le sollevava e mi leccava tra le gambe prima le palle poi proseguiva fino ad arrivare all’ano e con l lingua cercava di penetrarlo la sentivo entrarmi dentro e prendendomi per la vita mi attirava a se, mise il suo membro contro il mio ano, lo ...