1. Che bella l’automobile – 5. il garagista


    Data: 24/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... Inoltre, nel quartiere, ha fama di sciupafemmine, oltre ad essere diventato il toy-boy di una ricca vedova. Insomma, per me era solo un maschio su cui sbavare e da ricordare nel tempo libero dedicato alle seghe.
    
    Personalmente, sono un ragazzo normale, non mi sento particolarmente bello ma con un viso che mi fa apparire più giovane della mia età. Tutto sommato non sono così appariscente e certamente non ho un atteggiamento che fa trasparire la mia omosessualità. Non mi aspettavo, quindi, interesse da parte sua nei miei confronti e mai mi sono permesso alcunché verso di lui.
    
    Eppure una sera, al ritorno dal lavoro, sono entrato nel garage e mi sono fermato per affidargli la macchina come al solito. Mi è venuto incontro con una canottiera aderente e sporca da cui fuoriusciva una ricca boscaglia di pelo. Mi ha aperto gentilmente lo sportello ma si è messo di fronte, quasi ad ostruirmi il passaggio. Credo avesse bevuto un po’.
    
    “Ciao bello… Anzi… sei bellissimo”, mi ha detto con lo sguardo penetrante.
    
    Non mi aspettavo quella frase da parte sua. Forse sono arrossito ma ho cercato di far finta di niente e sono sceso dall’auto, ma avevo sempre lui davanti.
    
    “Grazie”, ho risposto con nonchalance, mostrando (forse troppo) di aver apprezzato il complimento. Lui non mi ha permesso di allontanarmi e mi ha stretto contro la fiancata della macchina con tutto il suo corpo.
    
    “Perché non rimani un po’ qui? Potremmo farci compagnia” e mi ha premuto decisamente il suo bozzo ...
    ... solido contro, in modo da farmelo sentire chiaramente. “Ho voglia della tua compagnia – ha proseguito – Dai, rimani un po’. Stasera ho proprio bisogno di scaricarmi”.
    
    Ha usato proprio la parola ‘scaricarmi’. Non mi ha lasciato il tempo di replicare, ma tanto non avrei saputo che dire. Ero rimasto inebetito. Non sapevo che fare. Mi ha alzato il mento verso di lui e mi ha dato un debole bacio sulle labbra che ha stroncato ogni mia reazione negativa (seppure ne avessi avuta). Mmmmm, quelle sue labbra carnose! Ho dischiuso leggermente le mie e ne ha approfittato per infilarmi in bocca la sua grossa lingua ed ha preso subito a ravanarmela. Fortuna che mi ha afferrato strettamente per la vita perché sono quasi svenuto tra le sue forti braccia.
    
    Mentre mi regalava quel lungo bacio profondo, il suo collega è andato a chiudere la saracinesca del garage. Nessuno poteva più disturbarci. Mi ha preso poi la mano e mi ha condotto nella loro stanzetta, arredata solo di un piccolo tavolo con sedia e due brandine. Mi ha fatto sedere su una di queste. Avevo la faccia esattamente davanti alla sua patta. L’ho guardato come per cercare di capire quello che stava succedendo, ma poi lo sguardo è scivolato su quanto avevo davanti. Il bozzo gli si faceva sempre più grosso, sviluppandosi lungo la gamba sinistra. Si è tolto la canottiera mettendo in mostra il suo ampio torace velloso.
    
    Si è slacciato la cinta e si è calato tutto a mezza coscia scoprendo un mostro che appariva sempre più aggressivo e ...
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