Un nuovo inizio
Data: 12/10/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: padronjack, Fonte: RaccontiMilu
... ti ho detto sto cercando una cameriera tutto fare. Ti dovresti occupare dei pasti e della casa, per questo, offro vitto e alloggio. Ti fornirò la divisa e tutto il necessario affinchè tu possa svolgere al meglio il tuo lavoro. Che ne dici?’ ‘Beh io non so proprio come ringraziarti ‘ disse la ragazza evidentemente emozionata ‘ sarei proprio felice ed avrei proprio bisogno di lavorare e guadagnarmi qualche soldo. Sono una ragazza che mette tutta sé stessa in quello che fa e sono sicura che non rimarresti delusa da me. Anche se non ho mai fatto questo lavoro, se non a casa mia, sono disposta a mettermi in gioco’. ‘Ottimo ‘ rispose Giacomo ‘ ovviamente, come ti avevo anticipato e come hai potuto notare poco fa ho fatto altri colloqui’non ti nego che te resti quella che mi ha colpito di più a livello caratteriale, ma ovviamente non basta la simpatia, seppur il lavoro sia piuttosto semplice. Ti voglio anche avvisare che in questa casa ci sono delle regole molto ferree su cui non transigo e che ti verranno spiegate man mano che andremo avanti se verrai assunta’. Carlotta rimase un po’ interdetta da queste ultime parole. A cosa si stava riferendo? Che tipo di regole? Alla fine si convinse che aveva bisogno di quel lavoro, di lasciare la propria abitazione, di rifarsi una nuova vita e così fece cenno con la testa di aver capito. ‘Direi che il posto allora il posto è tuo’ovviamente con un periodo di prova di un paio di mesi’ e prese da un tavolino vicino a sé un contratto ...
... che compilarono assieme. Carlotta era al settimo cielo, non le pareva vero, era di nuovo in corsa. ‘Bene ‘ disse l’uomo con il sorriso sulla bocca ‘ non ci resta che vedere come te la cavi. Prendi il vassoio con la bottiglia e i due bicchieri sporchi, vai di la in cucina e torna con il vassoio, la bottiglia e due bicchieri. I bicchieri per il vino li trovi in quel mobiletto là, nello scomparto in basso’ Carlotta si alzò dal divano, mise i bicchieri sul vassoio assieme alla bottiglia, nell’abbassarsi si sentì completamente impacciata a causa della gonna stretta fino al ginocchio che la impediva nei movimenti. In qualche modo riuscì a prendere il vassoio e a portarlo in cucina. Sentiva gli occhi di Giacomo addosso, e questo non faceva altro che aumentare la sua agitazione e paura di sbagliare. Tornò in salotto, andò al mobiletto che aprì per prendere i bicchieri, si accovacciò e quasi cadde a terra. ‘Che succede? Non ti reggi in piedi? cominciamo male signorina’ A Carlotta iniziarono a venire i sudorini, si rendeva conto della magra figura appena fatta e rispose dando la colpa alla gonna troppo lunga e stretta. ‘Togli la gonna allora’ fu il commento lapidario di lui. ‘Come? Non mi pare il caso’ce la faccio comunque’ rispose lei. ‘Se ti do un ordine mi aspetto che venga eseguito’non vorrei che rompessi i bicchieri. E poi, non vorrai mica perdere il lavoro per una gonna?’ Carlotta rimase di sasso, era un ricatto bello e buono, ma decise di assecondarlo per non perdere la prima ...