1. Il collega di lavoro – parte 2


    Data: 11/10/2020, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: Strauss82, Fonte: RaccontiMilu

    ... soli, c’era un altro collega, che incuriosito ci guardava, Giovanni mi indicò il monitor e sbiancai letteralmente, aveva messo su il video della sera prima, mentre io lo segavo e lui leccava la figa di Paola.
    
    L’altro collega si alzò ed uscì e Giovanni non perse tempo, mi prese la mano e se la portò sul pacco e disse ‘vedi cornuto come mi eccita la nostra troia, non vedo l’ora di riassaggiarla e magari farglielo prendere in bocca, altrimenti qualcun altro dovrà soddisfarmi ‘ e si fece una sonora risata, mi sentii morire, tolsi la mano e gli chiesi cosa aveva in mente , ma lui fece finta di niente e continuò a ridere.
    
    Arrivò il venerdì sera e Paola come sempre arrivò a casa si tolse le scarpe e venne lì da me ed iniziò a parlare del lavoro, che forse era ad una svolta e che il proprietario dello studio le aveva assegnato un lavoro nonostante lei non fosse ancora avvocato, ma ancora una praticante, certo era stata fortunata perché il cliente aveva una certa urgenza e gli avvocati dello studio(3 in tutto, padre, figlio e sua moglie) erano molto occupati, ma comunque era molto felice di questa possibilità ed era intenzionata a sfruttarla al massimo, cercando di destare un’ottima impressione nel vecchio avvocato.
    
    Il fine settimana passò in fretta e lunedì mattina la mia Paoletta si vestì in maniera impeccabile, tailleur grigio scuro con spacco dietro, calze velate nere, camicia bianca, intimo perizoma pizzato blu e reggiseno a balconcino sempre pizzato blu, scarpe con ...
    ... tacco 8, sempre nere, insomma una sobria avvocatessa, mi si avvicina, mi bacia ed io rispondo al bacio e le faccio l’imbocca al lupo e le feci coraggio.
    
    Arrivato in ufficio, Giovanni non c’era e l’altro collega mi informò che non sarebbe venuto, mi rallegrai un po’pensando che alla fine avrei passato una giornata normale, ma col senno di poi mi accorsi che questa affermazione era quanto di più lontano dalla verità.
    
    Nel mentre Paola si presentò al bar indicato dal cliente alle 9:00 in punto, Piero (l’amico di Giovanni, proprietario del sexy shop) non tardò ad arrivare, la salutò con garbo, lei quando lo vide ebbe subito un moto di ribrezzo, diciamo che non era un adone, e non le sembrava neanche tanto pulito ma alla fine era un cliente. Sempre cordialmente ed educatamente le chiese di seguirlo fino a che non arrivarono davanti al negozio, Paola arrossì nel vedere la tipologia commerciale ed iniziò a guardarsi intorno in quanto aveva paura di essere vista entrare nel sexy shop, dentro di lei sapeva di essere lì per lavoro, ma la gente si sa ‘ mormora.
    
    Piero entrò e si incamminò lungo il corridoio, Paola una volta entrata si pietrificò e rimase allibita da quello che vide: alla destra una serie infinita (per lei) di completi intimi molto hard, mentre sulla sinistra vi era un’ampia scelta di falli di gomma di tutte le dimensioni; imbarazzata come non mai, non si accorse che Piero in fondo al corridoio la stava osservando divertito, quando lo notò fu troppo tardi, perché lui ...
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