Il collega di lavoro – parte 2
Data: 11/10/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Voyeur
Autore: Strauss82, Fonte: RaccontiMilu
... la mano e guidò un dito sul volto di Paola, cercando di portare quanta più sborra possibile all’interno della sua bocca, facendogliela ingoiare.
Finito tutto, lui mi salutò con il gesto delle corna, sempre a favore di camera, poi staccò il filmino e se ne andò portandosi via la macchina fotografica, io rimasi un po’ lì, poi andai a togliere mascherina e manette a Paola che mi disse che le era piaciuto un sacco e che dovremmo farlo più spesso, andammo in bagno e poi tutti a dormire, durante la notte il mio cazzo non ha smesso di stare alzato pensando a cosa sarebbe successo il giorno successivo. La mattina dopo ci svegliammo ed andammo a fare colazione e davanti ad una tazza di caffè ci guardammo intensamente e dopo un attimo di silenzio fu Paola a rompere il silenzio ‘Dade, lo sai che ti amo, vero?’ ed io risposi con un grande sorriso e rassicurandola dicendo che conoscevo bene i suoi sentimenti e li ricambiavo, continuando il dialogo chiedendole il motivo di tale affermazione e lei abbassando lo sguardo disse ‘Perché secondo me ieri sera abbiamo esagerato, anche con la fantasia, insomma tu mi chiedevi se Giovanni avesse osato di più ”, la interruppi subito, dentro mi sentivo morire, sapevo che oltre a quello era accaduto molto di più, ma dovetti cercare di rimanere calmo e soprattutto coinvolgere lei nelle mie fantasie, facendola entrare piano piano nelle mio mondo perverso, quindi ‘Paola Paola, non devi sentirti in colpa, ieri sera ci siamo eccitati come matti, ...
... siamo ragazzi maturi consapevoli dei nostri sentimenti che si eccitano giocando e fantasticando su situazioni particolari’, lei rispose immediatamente ‘Amore forse hai ragione, sono la solita esagerata, mi faccio mille paranoie’ mi avvicinai e la baciai dicendole che ormai era tardi e dovevo andare al lavoro.
Arrivai in ufficio e c’era Giovanni che mi salutò con un sorrisone, si alzò e mi prese sotto braccio e mi indirizzò verso la saletta caffè ed incominciò subito ad incalzarmi ‘Hai visto cornuto che la troia della tua futura sposa sta iniziando a sciogliersi?Ama essere desiderata e dominata, forse riuscirò a trasformarla nella più troia delle cagne, vedrai!’ io che immaginavo già come mi avrebbe accolto Giovanni, fui comunque sorpreso dalla sua intraprendenza e fui preso un po’ alla sprovvista e non riuscii a ribattere e lui continuò ‘Cornuto ora dobbiamo organizzare qualche altro incontro o situazione particolare, perché io voglio la troia, deve essere mia ha una fighetta così dolce ‘. E poi dovrai essere tu a mettermela su un piatto d’argento’, respirai profondamente e cercai di rispondere in maniera autorevole, anche se ormai ero proprio credibile, ‘Giova, ti prego smettila, sai che ieri sera è successo quello che è successo, ma è stato un caso, non siamo ancora pronti ad andare oltre, noi ‘. ‘ ma lui non contento mi prese e mi riportò in ufficio, ero completamente in sua balia, non capivo più niente, mi portò alla sua scrivania, non eravamo ...