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Godere nella vergogna xx
Data: 06/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... spinsi la mano lasciando che un dito la penetrasse facendola torcere dal piacere. Non aveva più alcuna volontà o forse era meglio dire che non avrebbe voluto liberarsi da quella stretta. La stavo accarezzando e la mia mano era invasa dalla sua eccitazione. Era diventata un giocattolo nelle mie mani. Gemeva come una porca e non l’avevo mai sentita così, interamente a mia come in quel momento, né avevo mai avuto modo di vederla in quello stato. In quel modo il suo culo era ben in mostra ed il solco delle chiappe era altrettanto accessibile quanto il suo sesso. Il suo buchetto dilatato dalle mani esperte di Gaston era li ad aspettare. Avrebbe fatto qualunque cosa, si era spinta troppo lontano per tornare indietro. Con le mani fradice dei suoi umori le accarezzai il suo culetto e lentamente iniziai a penetrarla pure io con le dita anche lì sempre più a fondo sentendo cedere la sua muscolatura. Non era più in grado di controllare i movimenti del suo corpo muovendo il sedere così da offrirsi maggiormente. Appoggiai le mie ginocchia sul letto in modo da divaricarle ancor di più le gambe trattandola come un oggetto. Era trasformata in una puttana e non poteva certo chiedere di essere trattata con gentilezza. Le strizzai le tette. Stavo morendo dalla voglia di entrare in lei. Strusciai il pene contro la sua pelle. Sobbalzai dall’intrusione verbale di Gaston. “Mia cara professoressa allora avevi ben capito chi è il tuo cliente. Hai ragione è proprio Cosimo e ti conosce molto ...
... bene. Non credeva possibile che tu saresti arrivata a tanto ; ti aveva vista quella sera nel ristorante a mostrare le cosce ed il sesso come una porca e tuo marito non se ne era neppure accorto. , ma; sei la mia schiava e la mia puttana, ma voglio che tu gli dica che d’ora in poi sarai anche la sua puttana” La tensione che mi stava procurando era massima ed esplose sentendo Mia sbiascicare balbettando “si…siii … sarò la … tua puttana” Le strinsi le tette in modo da calarmi per bene nel personaggio di quel personaggio che Mia aveva sempre evitato snobbandolo, ed alla fine senza remore indirizzai la verga tesa, fremente, verso il suo culo. Lei spinse il suo corpo verso il mio sesso; la penetrai lentamente provando però fastidio e una piccola difficoltà ma la crema fece il resto. Mi chinai sulla sua schiena ed iniziai a stringere i suoi capezzoli senza che lei si ribellasse anzi la sentii scossa da un piacere vergognoso strappandole dei mugolii di piacere. Non avevo mai provato un piacere così intenso, mi sentivo il sesso stretto e massaggiato dalla sua muscolatura. Stavo sodomizzando Mia e lei godeva insieme a me; pensai che quel piacere appartenesse solo a me, ma Gaston calandosi i pantaloni ,iniziò a far strusciare la sua asta ben eretta sul viso di Mia. “fai vedere a Cosimo quanto sei puttana”, le disse volgarmente lasciando che la sua bocca si appropriasse interamente di quel sesso. La stavo sodomizzando come una cagna in calore, lei si lasciava possedere e ...