Godere nella vergogna xx - Racconti Erotici

Godere nella vergogna xx

RODOLFO

Finalmente Gaston mi raggiunse in quella squallida sala. Volevo vederla subito e conoscere la verità , facevo ancora fatica ad accettare quella sua estrema disponibilità “Quando la rivedrò se ne tornerà con me e finirà tutto” sbottai.

“Sei così sicuro? Pensi che tua moglie potrebbe dimenticare le emozioni che ha provato? Non era forse quello che ti aspettavi da lei?”

Quella domanda aveva un risposta e lo sapevo, ma un conto fantasticare, altro trovarsi davanti alla realtà. Il francese come se mi leggesse nella mente continuò: “tu vuoi che tua moglie sia completamente dominata, che mi appartenga senza limite di decenza.”

Il cuore mi batteva forte, tacevo perché in fondo quel gioco mi stava prendendo forse anche sperando che tutto non finisse li.

Così Gaston continuò “Tua moglie appartiene al genere di donne che gode ad essere trascinata ai gradini più bassi della degradazione e non può che dipendere da un padrone che ne faccia la sua schiava, la sua puttana, mentre tu per anni non te ne sei neppure accorto che tua moglie aveva dentro di se il desiderio di essere dominata.”

Aveva ragione. Dentro di me ero percorso dal desiderio di vederla trasformata radicalmente e che lui ne facesse la sua schiava, ma quale prezzo?

Il prezzo me lo sbattè sul muso : "Penso che dove lavora pagherebbero chissà cosa nel vedere le foto e le clip che ti ho spedito della seria ed irreprensibile professoressa che si offriva così volgarmente. Non pensare che vi voglia ...

... ricattare, sarebbe troppo squallido ".

Avrebbe potuto chiederle qualunque cosa e coinvolgere la nostra vita privata sarebbe stata una tragedia.

“Questa vostra vacanza vi offre la possibilità di realizzare le vostre fantasie sessuali, tu di vederla nelle mani di un severo padrone che la sappia dominare e tua moglie nel soddisfare il suo desiderio di sottomissione e la sua voglia di giocare a fare la puttana, siete stati voi a cercarmi”

e nello stesso tempo sentivo che ormai al punto in cui eravamo non c'erano veramente vie d'uscita.

Quello che diceva era vero. Tremavo all'idea di vedere Mia diventare la sua schiava prostituita secondo i suoi piaceri, ma ero incapace di oppormi.

Come frastornato dai suoi assurdi disegni , quelle parole non mi turbavano, anzi finirono con aumentare senza controllo la mia eccitazione ed in quella perversa situazione in cui stavo precipitando il sesso mi stava riesplodendo.

“tua moglie ha dimostrato di essere pronta a vivere come una prostituta senza alcuna libertà accettando volontariamente di obbedirmi ciecamente né in queste ore mi ha mai chiesto di smettere. Io la spingerò ben oltre ai suoi desideri. Farò di lei una docile schiava completamente sottomessa che imparerà a godere nella vergogna sprofondando nella depravazione totale facendo cose che non avrebbe mai immaginato di fare"

Ora mi faceva veramente paura così da spingermi a chiedere ingenuamente che cosa ne sarebbe stato della nostra vita dopo quella esperienza “ Mia è ...