1. Luoghi


    Data: 04/10/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... spigoli e precipizi e segnato da antiche cicatrici, profondi canaloni lungo i quali rotolano a valle i temporali estivi.
    
    È una montagna femmina posata delicatamente sui boschi in fondo alla piana, candida di neve contro il cielo azzurro; è la chioccia a guardia dell'alpe, la madre silenziosa di tutta l'acqua che sentiamo gorgogliare attorno a noi.
    
    È mezza mattina, la camminata dei ragazzi è fresca e decisa, portano la loro giovinezza in valle.
    
    In testa al gruppetto c'è Giulia, sempre affiancata da un paio d'amici; ride e sorride, parla poco, meno di quanto vorrebbero, ed ogni parola è letteralmente rubata. Ha la felpa annodata in vita a coprire i calzoncini corti sulle gambe snelle ed abbronzate, lo zaino sulle spalle nude ed il cappellino sui capelli neri che le dona un'aria accattivante.
    
    Distaccato più indietro, ultimo della compagnia, cammina Luca con un filo d'erba fra i denti: è felice ed indispettito. Questa valle lui la conosce da sempre, ci veniva da bambino, ed avrebbe voluto portarci solo lei, ma Luca non è cambiato, è imbranato come allora, e con lei ha invitato anche tutti gli amici. Hanno organizzato due macchinate per questa gita.
    
    La sosta è alla vasca di pietra del lavatoio. Riempiono borracce e ci tuffano le teste, poi si sparpagliano sul prato.
    
    Okay, fermiamoci dieci minuti, massimo trenta, al lago manca un'ora e mezza, così ci arriviamo giusti per mangiare.
    
    Dov'è?
    
    Là, vedi?, su quel pianoro, di lì puoi scendere in Svizzera... il ...
    ... panorama è spettacolare!
    
    Non sembra così facile.
    
    “No ragazzi, io mi fermo qua!”
    
    Ma dai ce la fai benissimo!
    
    “No, non mi va e poi qui mi piace già.”
    
    Ma ci fermiamo poi oggi, al ritorno, non conviene fermarci adesso, su è bellissimo, ti portiamo noi lo zaino.
    
    “Mi fanno male gli scarponcini, non insistete.”
    
    Beh, posso fermarmi io con te... Si propone l'amica, disposta a lasciar andar solo il suo ragazzo.
    
    Luca trova il coraggio: “No, tu non ci sei mai stata, posso rimanere io con Giulia, se vuole... io al lago ci sono salito mille volte, anche con la neve.”
    
    Dio ti supplico!, fa' che accetti!
    
    Giulia gli sorride.
    
    Bingo!
    
    L'aria è ancora più leggera per Luca.
    
    Accompagnano insieme gli amici fino ai piedi del sentiero e poi camminano senza meta attorno all'alpe. Hanno un sacco di cose da raccontarsi, ma sono più le cose che si dicono in silenzio.
    
    Arrivati alla cascata si stendono sul poggio erboso e si levano gli scarponcini. A piedi nudi Luca la trascina fino a quel masso levigato, proprio sotto la cascata. Giulia si ribella, gli dà anche delle manate e finge di scappare, ma così è troppo facile, però.
    
    Si siedono nella la nube di goccioline gelate, Giulia con le gambe nude raccolte contro il petto.
    
    Nella pozza accanto si raccoglie l'acqua trasparente, miracolosamente placida prima di rituffarsi nel torrente; conserva il colore verde del ghiacciaio ed ipnotizza l'anima. La pietra è liscia ed i ciuffi di muschio bagnato sono da carezzare. Ma è ...
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