1. Femdomcracy


    Data: 03/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Strapps, Fonte: Annunci69

    ... in sua compagnia, ero sempre eccitato e innamorato. Dopo un anno le dissi che ero innamorato di lei.
    
    “Che dolce, ma io non mi innamoro dei miei schiavi, non potrei, ma tu sei mio e mi appartieni, quindi è come se io fossi sposata a te.”
    
    “Grazie, Padrona. “
    
    Una volta le chiesi pure di sposarla, sapevo che avrebbe riso e lo fece, ma mi dette un bacio in bocca e mi ordinò poi di tornare a massaggiarle i piedi.
    
    Quando mi scopava con lo strap-on a volte mi gridava che ero suo, la sua puttana, il suo maritino, ma era la foga del piacere.
    
    Amavo andare fuori con lei, essere il suo cavalieri in giro, farmi vedere con una così fantastica donna. La gente ci osservava sia per la differenza di età sia perché lei vestiva sempre provocante. A volte mi schiaffeggiava in pubblico e mi urlava contro per far capire chi era a comandare nella coppia, mi dava sempre ordini e la gente a volte rideva, ma a me non fregava. Fare shopping con lei era divertente, portarla a cena e anche rientrare in taxi ubriachi. A casa poi mi faceva spogliare danzando per lei, mi infilava un plug nel culo e rideva. Poi mi ...
    ... faceva stendere sul letto a gambe in aria, mi toccava il cazzo e giocava col plug nel mio ano. Mi faceva venire e poi si addormentava con io che la vegliavo da innamorato.
    
    Prima che Madame ci facesse la proposta la vita come suo schiavo era così: appagante.
    
    *
    
    una sera, dopo che aveva goduto nell'impormi un farting molto aggressivo per via di una cena messicana dove si era ubriacata, mentre mi scopava nel culo con io che stavo sopra di lei messa su una grossa poltrona, mentre andavo su e giù sul suo cazzo viola, mentre lei mi tormentava i capezzoli, mi disse:
    
    “Fra due giorni parto per la Germania e starò via un mese. Ho un seminario che potrebbe cambiare delle cose fra noi...”
    
    Risposi di sì. ,ma non ero sicuro di aver capito cosa intendesse, impegnato come ero ad andare su e giù sul suo cazzo piantato nel mio culo, lei che mi stava attaccata al corpo con le tette, era sudata e il suo profumo mi faceva impazzire, le sue gambe sotto di me erano lucide e il cazzo finto andava alla grande. Fissavo la sua bocca bellissima, rossa, carnosa ma non afferrai fino in fondo le sue parole, stavo godendo. 
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