Femdomcracy
Data: 03/10/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Strapps, Fonte: Annunci69
... lussuosa auto che lo veniva a prendere, ma degli altri non sapevo quasi nulla, nomi o nomignoli a parte, perché la padrona non voleva che parlassimo fra di noi.
Il mio rapporto con Madame Chuammy era di devozione assoluta, l'amavo e non desideravo altre padrone e donne fuori che lei. Ero addetto a frizionare il suo corpo, profumarla, massaggiarla e poi adorare i suoi piedi, leccarle la figa ed essere il suo giocattolo. Mi legava, mi pizzicava i capezzoli, mi sculacciava, si sedeva sulla mia faccia, mi faceva assaporare l'odore dolce, forte e padronale del suo farting, giocava col mio culo, lo penetrava con dita, mano, plug e poi col suo strap-on nero di varie dimensioni. Mi inculava con maestria e forza, con ritmo e sapienza, spingendo a fondo e tirando fuori di colpo, afferrava i miei fianchi e mi fotteva facendomi godere e godendo lei stessa, poi, dopo avermi inculato a lungo, mi piantava il cazzo nel culo, si appoggiava con il suo corpo nero contro la mia schiena, sentivo il peso del suo seno, del suo ventre, il sudore della padrona che si mischiava al mio sulla pelle bianca, sentivo il suo profumo caldo, penetrante, intenso, sentivo le sue mani che mollavano i fianchi e mi toccavano il sesso, sentivo le sue parole: “Baby, ti ho scopato, adesso puoi venire”, sentivo tutto il suo corpo di ebano sexy su di me, le sue mani sul mio cazzo dritto e sentivo il suo strap-on nel mio culo. Venivo senza toccarmi solo all'idea delle mani della mia regina sul mio uccello di ...
... schiavo e lei che mi possedeva tutto.
Oltre a sessioni di sesso sadomaso con Madame Chuammy avevo la possibilità di servirla per intere giornate e portarla fuori: al mare, a fare shopping, a passeggio, in giro per l'Europa. Inoltre capitava che potessi dormire sa lei quando ne aveva voglia e trascorrere serate ai suoi piedi, servendola di alcolici e frutta o cibo, mentre lei guardava la tv, sonnecchiava, parlava al telefono. Ad un suo cenno preciso del dito correvo al suo sederone nero enorme e mi rilasciava in pieno volto il gas del suo sfintere, io ne godevo, ringraziavo e tornavo a massaggiarle i piedi.
Quando non ero da Miss Chuammy lavoravo, restavo in casa a leggere e sentire la musica e pensavo a lei, a quando sarei stato di nuovo con la mia Padrona.
Certe volte c'erano anche delle lunghe pause, quando Madame andava fuori con un altro servo, quando decideva di trascorrere le vacanze da amiche. In quei giorni uscivo magari dopo una settimana in cui avevo passato le serate mezzo ubriaco sul divano a guardar le foto e i video di lei e di me e a masturbarmi. Le uscite erano brevi, andavo nei locali, provavo a parlare con estranei, ma pensavo a lei, a quando sarei stato di nuovo con la mia Padrona.
Le feste erano sempre ben organizzate per cibo, bere, presenze e divertimento. Noi schiavi fissi di Madame eravamo sempre in ginocchio con collari dorati a servire la Padrona e le sue amiche, in genere tre o quattro al massimo, tutte nere eccetto Lady Sivas. Oltre a noi ...