1. L'amico di mio nonno


    Data: 25/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: pirlino, Fonte: Annunci69

    ... lamentò appena del mio breve ritardo.Andammo a casa sua, era separato e viveva solo. Lui entrava dal portone principale del palazzo, io da una porta laterale.Avevamo un rituale, in auto non dicevamo quasi nulla, poi salivamo in casa, io andavo in uno stanzino e mi cambiavo. Uscivo da lì trasformato, completamente nudo indossando solo le mutandine di mamma, lo mandavano in estasi.Appena pronto venni fuori, mi aspettava sul divano, mi sedetti sulle ginocchia e lo baciai, toccandogli la patta.Scopammo per tutto il pomeriggio, come ad ogni nostro incontro terminai con il culo gocciolante che non si chiudeva più e la mandibola indolenzita, tra l’altro mi disse che sembravo ‘più calda ed umida della altre volte’, forse la sveltina con Giorgio mi aveva attizzato più di quanto pensassi.
    
    Nonostante possedesse un cazzo bello grosso, come ho già detto era dolce e delicato, cercava di non farmi male (generalmente agli altri piaceva sentirmi strillare), viste le dimensioni non sempre ci riusciva, ero piuttosto delicato e curiosamente, nonostante i continui amplessi, continuavo a provare un po’ di dolore ogni volta che mi entravano nel culo.Era trascorso un anno dalla prima volta che ero stato a casa sua, anche se, il primo pompino glielo tirai in macchina, quando ci conoscemmo. Era venuto a prendere il figlio che, curiosamente quel giorno era assente. Si era avvicinato a me per domandarmi che fine aveva fatto, quando gli dissi che non c’era mi offrì un passaggio che ...
    ... accettai.
    
    Ovviamente non era lì per caso, qualcuno che mi conosceva gli aveva ‘parlato’ del compagno del figlio, puttanella dalla boccuccia calda e con il culetto senza fondo. Per lui era stata una bella scoperta perché gli piacevano quelli come me, li cercava.
    
    Aveva cominciato subito ad alludere ed avevo capito immediatamente, era gentile e gli dissi io stesso dove imboscare la macchina. Lì lo succhiai a modo e bevvi la sua sborra, senza pormi alcun problema. Mi disse che gli avevano raccontato di me e che voleva di più e da lì i nostri pomeriggi infuocati.Lui non lo sapeva e non glielo dissi mai, ma con suo figlio c’eravamo inchiappettati a vicenda, o meglio lui inchiappettava me (cerebralmente passivo) molto di più di quanto facessi io, per molto tempo, quando ci incontravamo per i compiti, fin da ragazzini, ed uno come me con cui sfogare gli ormoni galoppanti era oro colato. Ora non succedeva più, avevamo preso strade diverse e lui si era dedicato alle ragazze, anche se eravamo rimasti molto amici.
    
    Dopo l’ultima ciucciatina al cazzo ed un bacetto sulla guancia, tornai nei miei panni usuali, mi diede un passaggio fin nei pressi della casa dei miei genitori dove dovevo tornare quella sera e dopo avermi allungato dei soldi: ‘Un regalo per andare al cinema’ diceva lui, se ne andò.Dopo un paio di giorni sbucò nuovamente fuori Giorgio. Io non avevo neppure avuto tempo di ripensare a ciò che era successo fra noi, o meglio avevo cercato di non pensarci.Conoscendo le abitudini di casa mia, ...
«1...345...»