L'amico di mio nonno
Data: 25/09/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pirlino, Fonte: Annunci69
... sempre, ma succedeva. Mi fermavano per strada, mi telefonavano, oppure si appostavano vicino casa, mi chiamavano ed io andavo con loro. Addirittura avevo degli appuntamenti fissi. Ero una puttana anche se non ne avevo ancora la consapevolezzaQuando ero ‘di là’, invece, era come niente fosse.
Il passaggio era continuo, anzi ormai i due mondi si mescolavano in continuazione. Un attimo prima stavo studiando, con un tizio che mi dava ripetizioni di matematica, subito dopo ero in qualche posto con il suo cazzo nel culo.Quel pomeriggio Giorgio e la moglie erano venuti a pranzo, erano arrivati presto e lui aveva preso a bombardarmi con le sue battute, che si erano rivelate più pesanti del solito, diverse: ‘Ehi, fighetta’ ti prude?’ oppure: ‘Chissà, cosa combini con quella boccuccia” e via così.Pensai subito che doveva esserci qualcosa sotto.Comunque io avevo un appuntamento nel pomeriggio, smaniavo perché l’uomo che mi aspettava mi piaceva, era il padre di un mio compagno di scuola, mi scopava da parecchio, però era dolce e non si divertiva, come molti altri, a trattarmi come una troia. Mi pagava.Appena potei sgattaiolai nella camera che avevo adibito a spogliatoio segreto quando ero a casa dei nonni, una sottotetto in disuso da molti anni, vi si accedeva attraverso una vecchia scala in legno, seminascosta da un armadio.
Avevo portato con me un paio di mutandine da donna,rubate a mia mamma.Dopo averl messe, avrei coperto tutto con i jeans ed il maglione per poi farlo ...
... riapparire di fronte al mio amante. Le mutandine erano nel mio zainetto,dove poi riponevo le mie insieme alla canottiera.Ero quasi nudo ed avevo appena fatto salire le mutandine trasparenti a mezza coscia ed il cazzettino duro, mi eccitavo sempre quando sentivo il fruscio dell’intimo, quando Giorgio apparve sulla porta, lo sguardo allucinato: ‘Ma allora e' vero! Io l’ho sempre pensato che eri una frocetta, una troia!’ Io ero rimasto senza parole.
Mi aveva seguito fino lì ed ora eravamo l’uno davanti all’altro.‘E’ proprio vero che gli interessati sono gli ultimi a saperlo! Pensa se tuo padre o tuo nonno venissero qui ora”.
‘Potrei chiamarli, farli salire’ pronunciava quelle a parole con un tono preoccupato. Gli occhi osservavano la mia nudità.‘Che cavolo! Conciato così sembri proprio una ragazza!’ Esclamò.Non li chiamare, faccio tutto quello che vuoi’ implorai.
‘Sai ho sentito parlare di te al bar del paese,ma non credevo fossi te. qualche giorno fa, ero seduto a leggere il giornale. Questi due erano lì vicino, ridacchiavano mentre conversavano sul fatto di scoparsi qualcuno tutti e due assieme, che si sarebbero divertiti. Io pensavo fosse qualche puttanella del paese, perché parlavano di un frocetto che indossava le mutandine da donna, e cose del genere, poi, invece, si sono lasciati scappare il nome di tuo padre””si chiedevano come facesse a non accorgersi di niente”.
Sapevo di chi parlava, effettivamente qualche settimana prima avevo fatto una cosa tre, due autisti ...