1. Calogero, il mio ex collega di lavoro.


    Data: 22/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Elio84, Fonte: Annunci69

    ... parlavi. Ma sinceramente non avrei mai detto che avresti avuto il coraggio di dirmelo!! ah ah ah ah!" Rise sommessamente.
    
    Io rimasi ancora in silenzio e abbassai lo sguardo.
    
    Di colpo, mi prese il viso e lo alzò, per guardarmi dritto negli occhi: "Allora? Mi vuoi spiegare questa cosa??? Io non ho nessuna esperienza in questo campo ma tu mi hai incuriosito, e siccome sei un ragazzo di cui mi fido ciecamente perchè ti conosco da anni, anche se è un bel pò di tempo che non ci vediamo volevo provare. Ti va?"
    
    Io iniziai a respirare affannosamente, sudavo e non riuscivo a staccare lo sguardo da quegli occhi scuri che mi fissavano dolcemente.
    
    "V...V....Va bene..." sussurrai.
    
    "Ottimo! Allora inizio io!" urlò a gran voce, si alzò in piedi e in modo maldestro e inaspettato iniziò a spogliarsi. Io ero attonito, bloccato, tremavo e ansimavo, ma quando rimase in mutande lo bloccai. "ASPETTA! FERMATI!"
    
    Aveva un corpo massiccio di una bellezza e mascolinità unica. Un petto villoso, folto e brizzolato, con i peli che scendevano e si univano sulla pancia, fino ad arrivare all ombelico. Lo immaginavo villoso si, ma non fino a quel punto, era un orso siciliano stupendo, quando si tolse la canottiera poi, il suo profumo mi entrò nelle narici, non resistetti e affondai il mio viso in quel petto di peli maschili, leccavo e succhiavo i capezzoli turgidi e mi strusciavo e annusavo quel petto irsuto avanti ed indietro, e su e giù da quella pancia pelosa, come fossi in ...
    ... paradiso.
    
    Indossava un paio di slip bianchi, di quelli retrò con la tasca davanti, gli stavano molto stretti, aveva un culo piccolo e sodo, e davanti spingeva un pacco, pasciuto e gonfio come calzone napoletano ripieno di mozzarella...
    
    "Cosa c'è?" rispose.
    
    "Posso??" continuai io.
    
    Allargò le braccia come in segno di resa e accondiscendenza, alchè mi avvicinai, con fare devoto, e lentamente calai quegli slip, troppo stretti per il ben di dio che stavano celando.
    
    Ne rimbalzò fuori uno splendido pisellotto maturo, non troppo duro, molto piccolo e corto, che penso non superasse gli 8 centimetri, ma era grosso come una pannocchia. Era già parzialmente scappellato e sembrava che guardasse me, che ero li in ginocchio quasi a venerare quella meraviglia.
    
    Era sorretto da uno scroto che conteneva due meloni; già proprio cosi, aveva due palle enormi e pelosissime, una borsa gonfia come un krafen che dondolava lentamente ad ogni suo spostamento di bacino, tutto immerso in un bosco di peli neri e brizzolati. Sembrava un sogno, ero in ginocchio davanti all'uomo che sognavo da anni, e lui era nudo davanti a me, completamente, con il cazzo che puntava dritto al mio naso, e che piano piano, causa la situazione, iniziava lentamente a pulsare come a richiamare la mia attenzione.
    
    "Calogero sei, sei bellissimo..."
    
    E senza lasciargli il tempo di rispondere, affondai la mia faccia in mezzo a quelle gambe e iniziai a gustarmi quel cazzo stupendo.
    
    il mio naso affondava nei suoi peli che ...
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