Cartomanzia – 19a parte – Imprevisti sviluppi
Data: 23/09/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Lesbo
Sensazioni
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... schiera dei segaioli e quindi ribadì la propria determinazione ad approfittare dell’offerta dell’amico. «Sì, però…» L’amico sollevò interrogativamente un sopracciglio «Però?» Esitò un poco, imbarazzato dalla precisazione che si sentiva di dover dare, ma poi: «Sì ecco, insomma… cioè… è che io non sono mai andato con donne a pagam…» «Fermo lì, lo stoppò il suo giovane amico. Guarda che la ia amica non è una professionista… non lo fa per soldi! Solo, siccome ama farsi scopare, a volte si concede, ma solo per il puro piacere di fare sesso, non per altro!» L’espressione sollevata dell’anziano, fece sorridere l’altro, che fece una risatina complice: «Lasciami solo organizzare le cose e vedrai, non te ne pentirai assolutamente!” Alla fine il suo amico gli disse che, se era sempre disposto, avrebbe potuto organizzare nel pomeriggio del giorno dopo; però avrebbe dovuto seguire scrupolosamente delle regole… «Che regole?» L’uomo più giovane aveva ridacchiato: «Le mie amiche sono due signore abbastanza conosciute in città ed amano troppo il cazzo, ma contemporaneamente hanno paura di essere riconosciute» Sulla fronte di Antonio era apparsa una profonda ruga di perplessità: «E quindi’?» «E quindi sarete tutti mascherati… sai, quelle maschere di carnevale a cappuccio di gomma, con le facce dei personaggi famosi… e col più assoluto divieto di parlare per evitare che, magari, attraverso le voci vi possiate riconoscere» «Intendi dire: io e le due femmine?’ «In realtà ci sarà anche un altro, ...
... un giovane, per fottere le due signore ed anche lui ha più assoluta consegna del silenzio» Antonio mostrava tutta la sua perplessità. «Tranquillo, amico mio: sai come sono i ragazzi, con tutti quegli ormoni -strizzò l’occhio, complice- lui vuole solo fottere le due troie e non vi darete alcun fastidio» «Ma una cosa non capisco,,, Posso capire che io possa riconoscere loro dalla voce, se sono signore così note come dici… ma perché loro non devono sentire la mia voce?» La faccenda non era chiara ad Antonio e voleva capire! «Semplicemente perché le due femmine han chiesto di fare così; forse hanno paura che, se un domani dovessero riconoscerti -che so?- al bar, si vergognerebbero troppo… Sai come sono le femmine, no?» Chiese, strizzando l’occhio. «Eccomenò? Complicatissime!!!»Concordò, divertito. A quel punto, che dire all’amico se non almeno un: «Grazie, sei un vero amico, Vito!’? Aveva obbedito all’ordine tassativo di non sentire in alcun modo la zia Paola, perché quel ‘grande’, al telefono, gli aveva detto che non se ne sarebbe pentito e lui, ormai, aveva imparato a fidarsi di quell’uomo. Ovviamente, godeva dell’ammirazione dei suoi amici e anche delle due vacchette che avevano partecipato alla festa di compleanno. Però non poteva negare di sentirsi ribollire dalla voglia di fottersi di nuovo la zia… E anche i peri della mamma, ormai, gli davano soltanto una blanda soddisfazione. Ma aspettava, con malcelata impazienza: non aveva mai avuto da lamentarsi dei «consigli» che gli ...