Incomunicabilità 3 - Racconti Erotici

Incomunicabilità 3

... pensato nemmeno … “

“Capisci adesso chi è il maschio di cui ti sei innamorata e per il quale hai distrutto una lunga storia d’amore e di serena convivenza? Stai attenta perché tra poco dovrai cambiargli il pannolone!”

“Certo, è molto più facile portarsi dietro una segretaria e una figlia troia!”

“Mamma, non sai neppure che buon sangue non mente? Che donna poteva nascere da una fogna come la tua? Sei soddisfatta del tuo caprone? Ti rendi conto che, essendotene innamorata, hai calpestato la norma della complicità con tuo marito e ti sei condannata alla fine?”

“Signora, la prego di credere che tra noi c’è solo sesso; io non ho mai parlato d’amore con Eliana; e lei mi aveva chiesto solo sesso, non amore … “

“Certo che sei finita proprio male, se devi elemosinare una mazza … “

“Io ho almeno quella; tuo padre si ridurrà a masturbarsi … “

“Sbagli ancora, come sempre; sparita tu, Mario sta con una donna meravigliosa e sai bene quanto amore sa dare lui; se ti va, aggiungici che questa troia che è tua figlia ha deciso che stasera sperimenta l’incesto, a costo di puntare una pistola alla testa di tuo marito; avrà un letto a tre piazze; sai perfettamente che saremo noi due ad implorare di fermarsi, quando ci avrà meravigliosamente svuotate!”

“Stai dicendo che vuoi commettere incesto con tuo padre?”

“Se hai ancora un minimo di umanità, devi ricordare che dalle medie ho dichiarato il mio amore fisico a mio padre; ora che sei evaporata nel nulla, lo faccio ...

... davvero; sai perfettamente che mio marito è peggio di te, merita questo e di più. Adesso facci il favore di scomparire.”

“Ragioniere, chiederà al rosso di fare vendetta?”

“Un verme come te non merita un sentimento nobile come la vendetta, se sparisci nel nulla, portandoti anche la tua immonda troia, dirò al rosso di trovarti un posto in Colombia; ti insegneranno a vivere e a rispettare l’onore di chi è meglio di te.”

“Va bene; parlo io col rosso, gli spiego che è stato un errore di stupidità e gli chiedo di mandarmi a Bogotà a seguire i suoi interessi … Grazie infinite, ragioniere … mi perdoni … io non sapevo … “

“Puoi pagarmi almeno la cena di stasera, uomo potente?”

“A una lurida troia e a un verme schifoso? Fossi matto!”

“Mamma, vattene e fai portare a me il conto; sei più squallida di una puttana da marciapiede, ma sei sempre mia madre; pago io la tua imbecillità; ma tu è meglio che scompari, prima che papà ci ripensi e ti faccia freddare alla prima occasione; sta’ bene attenta, però; se dovesse ripensarci, i killer sono sempre là e dipendono da una sua frase … “

“Malfattori e camorristi, questo siete!”

“Ha parlato la signora perbene! Se aggiungi un altro epiteto, ti giuro su quanto ho di più caro che prendo io il telefono, chiamo a nome di mio padre e ti faccio massacrare; chiedo che non ti facciano morire subito, ma lentamente, frantumata osso per osso … Vattene, troia!”

Capisce che, di fronte alla figlia inferocita, è meglio andare via; lo fa ...