1. Io e luca: una storia di sottomissione - ii° episodio. i primi passi.


    Data: 31/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... improvvisamente mi rendessi conto di che figo da paura fosse diventato Luca. Improvvisamente capii perché piacesse tanto alle ragazze e al tempo stesso non riuscii a capire come avevo fatto a resistergli nei giorni precedenti.
    
    Mentre tutti quei pensieri si affollavano nella mia testa, turbandomi profondamente, mi resi conto che il mio cazzo era diventato duro come il marmo tanto da dover arretrare il più possibile per non farmi scoprire. Quel corpo bellissimo, a pochi centimetri da me, stava facendo capitolare tutte le mie resistenze.
    
    Ad un tratto mi accorsi che non stavamo andando in direzione della spiaggia.
    
    "Dove stiamo andando Luca? la spiaggia è dall'altra parte…."
    
    "Ho dimenticato le pinne a casa, sto andando a prenderle...."
    
    Ero sempre più turbato, mi inquietava l'idea di stare con Luca da soli a casa sua.
    
    Benché ormai avessi maturato con Fabrizio una discreta disinvoltura con la mia omosessualità, tuttavia fare sesso con Luca mi spaventava perché mi spaventava l'istintivo senso di sottomissione che mi incuteva e, per questo, preferivo evitarlo.
    
    Arrivati a casa di Luca, lui scese e si avviò in giardino. Io rimasi in piedi vicino al boxer.
    
    "Che cazzo fai in piedi sotto il sole? entra, si schiatta dal caldo oggi...."
    
    "Ti aspetto qui, tanto ci metti un attimo a prendere le pinne"
    
    "Fa come cazzo ti pare ma io devo anche pisciare e bere una coca cola, quindi ci metto in pò....ti consiglio di entrare e metterti all'ombra"
    
    In effetti erano ...
    ... quelli i giorni più caldi dell'estate e benché avessi intuito il piano di Luca, decisi di seguirlo in casa, deciso fermamente a resistergli. Sapevo che un ennesimo cedimento nei suoi confronti, avrebbe compromesso il nostro rapporto.
    
    Mi fermai in cucina, aspettando che lui recuperasse le pinne e pisciasse.
    
    Il bagno era limitrofo alla cucina e potei distintamente sentire lo scroscio del piscio di Luca, visto che non aveva chiuso la porta del bagno.
    
    Il mio cazzo era sempre più duro e ormai la cappella usciva dal costume. Non sapevo più come nascondere la mia eccitazione e come resistere alla tentazione di mettermi a disposizione di Luca. Volevo scappare, quando vidi rientrare Luca in cucina. Aveva le pinne in mano e la cosa che immediatamente mi colpì fu una macchia di urina sul suo costume.
    
    La cucina era in penombra, evidentemente per schermarla dal calore, e Luca prese la bottiglia della coca cola dal frigo cominciando a berla a bocchetta.
    
    Poi me la passò e fece: "Come mai hai il cazzo dritto?". Si avvicinò a me e tocco il mio cazzo saggiandone la consistenza.
    
    Il suo sguardo era di sfida e anche di scherno.
    
    "Luca vaffanculo, lasciami in pace...andiamo in spiaggia, ci stanno aspettando"
    
    Luca si parò davanti a me e mi impedì di alzarmi dalla sedia. Si abbassò il costume, mostrando il suo meraviglioso cazzo barzotto.
    
    L'avevo a pochi centimetri dal mio viso....non potevo resistere al mio sogno di felicità. Lo presi in mano e cominciai a masturbarlo. In ...
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