Una serata come tante (o quasi)
Data: 29/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
Era una sera di primavera. La temperatura eccellente: né calda e né fredda. Si stava veramente bene a passeggiare. Come quasi tutte le sere, ero uscito da casa dopo cena dicendo ai miei genitori che sarei andato in qualche pub con gli amici. Invece era mia abitudine andare in un viale periferico poco illuminato dove c’era gran rimorchio.
Ormai ero più che navigato e il mio buco era più che aperto. Avevo particolare successo per la mia giovane età e perché, modestamente, ero proprio carino. In più, mi piacevano gli uomini maturi, ben più grandi di me. In particolare quelli sposati in vena di avventure extra che gli dessero il lato B, pratica non molto apprezzata dalle consorti. Erano i più carichi e vogliosi di usarmi per il loro piacere. A me andava benissimo così.
Quella sera, dopo aver fatto non molta strada in su e giù, mi si fermò accanto un’auto di gran lusso. Si abbassò il finestrino elettrico dalla mia parte ed io guardai l’uomo alla guida. Un booono che mi sconvolse. Sulla mezza età, avrà avuto sui 50-55 anni, completamente sbarbato ma si vedeva che aveva pelo da vendere attraverso la camicia aperta di due bottoni. Ma non aveva bisogno di barba o baffi perché era già così virile senza. Atletico, si intuiva alto almeno sui 180-185, mani grandi e cosce polpose che, per il fatto di stare seduto, apparivano strettamente fasciate dai pantaloni leggeri di gran classe. La posizione poi metteva in evidenza un pacco considerevole, certamente per lo più costituito dalle ...
... palle, almeno per quanto potevo intuire. Ho sempre adorato le palle grandi e pendenti, che mi sbattono sul culetto mentre il maschio di turno mi fotte.
Ma torniamo a lui, all’uomo maturo che mi capitò quella sera. Si vedeva che era uno piuttosto ricco. Chissà, forse era amministratore delegato di qualche multinazionale. Mentre io facevo, dentro di me, queste considerazioni, lui mi osservò attentamente e mi dette un ordine perentorio:
“Sali”.
Non ci pensai su più di un secondo ed entrai. Mi squadrò ancora.
“Che fai da queste parti?” (Che voce profonda! Da sogno).
Fui sincero (Viva l’incoscienza della gioventù!): “Cerco un cazzo”.
Gli scappò un sorriso. “Voi dritto al sodo tu”.
“Esatto. Lo vorrei bello sodo”.
Il sorriso gli si fece più largo e mi mise una mano sulla coscia.
“Beh, allora sarò diretto anche io. Ti fai scopare?”
“Sempre, possibilmente da uomini belli come te”.
“Grazie, anche tu non sei male, anzi. Piuttosto non sembri effemminato, sei abbastanza maschile”.
“Si, mi piace il cazzo ma non per questo devo essere effemminato. Mi basta essere femmina in certe situazioni”.
“Ah si? Ho l’impressione che sei piuttosto zoccola. Non è così? Sto giusto cercando un ragazzo come te per divertirmi un po’”.
“Beh, l’hai trovato. Sono molto bravo per queste pratiche. Ho molta esperienza”.
“Dimmi la verità. Quanti maschi ti hanno inculato?”
“Beh, il numero esatto non so dirtelo. Saranno stati sui 200”.
“Accidenti, bel numero! Quindi ...