1. L’intesa 2


    Data: 27/08/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... volte montato alla cavallerizza mio marito; ma non si trattava più di farmi violentare la vagina dalla mazza usata come un maglio; ero io che strofinavo le grandi labbra sull’asta ricavandone goduriosa libidine e strappandogli un piacere che leggevo sulle smorfie del viso e nei gemiti dolci; mi sfilai da lui, presi l’asta in mano e cominciai a manipolarla; avevo talvolta praticato ingenue masturbazioni ai coetanei al mare; ma ora desideravo far vibrare l’asta come una canna d’organo; lo feci.
    
    Capì che chiedevo una partecipazione paritaria e si abbandonò alla mia capacità di fare sesso; gli sussurrai che mi piaceva da morire ma che non avevo esperienza, che ero quasi vergine a certe pratiche; ‘sverginati come e dove vuoi’ mi rispose e fui felice; era questo che chiedevo ad un uomo che mi amasse veramente; copulare insieme, di intesa, e fare tutto quello che il cuore ci dettava; a quel punto ero pronta a dargli tutto, mani, seno, bocca ed anche l’ano, se ci fossi riuscita.
    
    Temevo, per una piccola parte, di concedere troppo ad un amore giovane e non sperimentato; ma Loris mi incuteva il massimo della fiducia e, forse, era a me stessa che concedevo tutto, usando lui come partner felice della mia esperienza; quando gli chiesi di sedersi su di me supina, non ebbe chiaro immediatamente il mio intento, ma lo fece; quando avvolsi il fallo tra i globi del seno, lo vidi sollevare gli occhi al cielo, estatico; fui felice di fargli possedere quella mia verginità e godetti ...
    ... subito.
    
    Mi sentii improvvisamente libera e felice di concedermi ad una voglia desiderata e non imposta, capii che c’era tantissimo amore nella lussuria che mi concedevo con un rapporto trasgressivo; forse dovevo sperimentare anche altri percorsi e stavolta lo avrei fatto con gioia, senza l’ansia da violenza che il comportamento di Manlio imponeva; mi sganciai dalla copula tra i seni e scivolai lentamente sul suo corpo, baciando e leccando tutto, dai capezzoli al pube.
    
    Mi fermai esitante davanti all’asta ritta al cielo che intanto tenevo delicatamente in mano e masturbavo a casaccio; Loris capì la mia inesperienza e mi guidò con dolcezza, come forse faceva quando insegnava i rudimenti del violino; guidò il mio polso e sentii un piacere infinito invadermi il ventre; quasi avesse colto il senso delle mie difficoltà, quando accostai il viso alla punta dell’asta, mi prese le gote tra le mani e accompagnò la bocca che scivolava verso la mazza.
    
    La prima sensazione fu di stupore, quando sentii la dolcezza serica della cappella sulla bocca; aprii delicatamente le labbra e lasciai scivolare dentro l‘asta; la accompagnavo con la punta della lingua che lambiva la cappella tutto intorno; fissai gli occhi nei suoi e vi lessi amore e complicità; spinse delicatamente il capo verso il basso e lasciai che il fallo entrasse nella bocca, lungo il palato, fino a che la punta toccò il velopendulo.
    
    Mi suggerì di succhiare e di copularmi in bocca, se volevo provare piacere; mi indicò anche di ...
«12...6789»