1. L’intesa 2


    Data: 27/08/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Passai lunghissime giornate e notti insonni a riflettere su noi e sui nostri anni di convivenza; il terremoto c’era stato, senza dubbi e con notevoli conseguenze; Marika era stata costretta a trovarsi uno studio in un edificio della prima periferia ed aveva separato da Manlio tutti gli interessi condivisi; non solo quello sessuale e quello professionale, ma anche le abitudini e i riturali che ci rendevano doppia coppia inossidabile.
    
    Ettore, perduto nel suo amore impossibile di cui solo io conoscevo la natura, aveva perso la pazienza, quando si era reso conto che la moglie insisteva ad umiliarlo tropo spesso; calpestando qualunque segno di prudenza e di buonsenso, era andato a vivere con Bianca, anzi a condividerne le pene e la vita difficile; ma la sua bontà connaturata era il linimento migliore per lui, che doveva dimenticare Marika, e per lei, che si vedeva alleviare solitudine e dolore da un compagno buono e disponibile.
    
    Avevo imposto a Manlio di andare a vivere, da separati in casa, nel mio appartamento, garanzia di rifugio se fosse ricaduto in tentazione; aveva affittato un appartamentino per lo studio, presso il tribunale, e disdetto l’affitto del vecchio appartamento; sapeva bene che ora dipendeva da me, ma i primi tempi eravamo stati tutti e due tesi a tentare di ricucire il nostro rapporto, impressionati anche dal fallimento di quello dei nostri due amici.
    
    Vivevamo da separati, con poche occasioni di incontrarci; ma eravamo garbati e civili, cenavamo ...
    ... insieme e ci consentivamo anche uscite e presenze a manifestazioni di rilievo; non avevo avuto notizie di altre sue scorribande sessuali, anche se ero poco propensa a credere che il lupo avesse perso il vizio; cominciava persino a farmi garbatamente la corte; non era difficile, ad un uomo del suo carisma e della sua esperienza, trovare i modi per affascinarmi; ed io ero, in fondo, disponibile con mio marito.
    
    Era persino inevitabile che, andando a letto, una sera io mi lasciassi abbracciare e stringere a lui con quanta forza poteva; mi abbandonai progressivamente alla sua voglia e lasciai che mi accarezzasse e mi baciasse tutta, dal viso alla gola giù fino al seno ed ai capezzoli su cui si sbizzarrì con la solita violenza; mi bastò poco per frenarlo e placarne l’istintiva impetuosità; scese dolcemente verso l’inguine e si impegnò in un cunnilinguo che mi mandò in orbita.
    
    Ero assai vicina a cedere totalmente alle sue sollecitazioni e quasi mi lasciai andare ad un amore antico che ritrovavo intatto, quando si fermò, si mise in ginocchio e vidi la sua mazza accostarsi decisamente alla bocca, lessi immediatamente l’intenzione di costringermi a quella fellazione arrogante che mi aveva sempre disturbato; lo fermai respingendo con forza il suo inguine, scivolai dalle lenzuola e me ne andai in bagno a rinfrescarmi.
    
    Quando tornai in camera e salii sul letto, gli imposi con un gesto di non accostarsi.
    
    “Non vuoi capire proprio niente, allora! Non sei più mio marito, non abbiamo più ...
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