L’intesa 2
Data: 27/08/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... spontaneo; accettai senza esitazione e gli fissai un’ora compatibile col lavoro.
Da quella volta, per alcune settimane mi incontrai frequentemente con Loris che si dimostrò sempre più appassionato e determinato; per frenarne l’entusiasmo, lo avvertii che ero sposata e che non intendevo avere una storia adulterina; non se ne diede molto per inteso; quando gli confidai le difficoltà di rapporto con mio marito, più esplicitamente mi confessò che non aveva mentito sulla composizione della sonata e che accettava anche di amarmi unilateralmente; non seppi rispondere.
Ma la sorte gioca spesso brutti scherzi; la Banca mi spedì a Milano, per due giorni, per una verifica di lavoro; al marciapiede della stazione, trovai Loris in partenza per Milano dove aveva prenotato un incontro di delicata importanza con un impresario; la coincidenza ci apparve fatale e, sin dal viaggio di andata, ci sorprendemmo, quasi, a baciarci con passione inusitata; mentre ci palpavamo i corpi con voglia di possederci, ma soprattutto di conoscerci, decidemmo che i due giorni sarebbero stati nostri.
Io avevo una suite prenotata; lui viaggiava un poco alla ventura; aveva ipotizzato solo un blitz di una giornata; appena arrivati, ci dividemmo per esaurire i nostri compiti, ma facemmo appuntamento per cenare e passare la notte insieme; dovetti pranzare coi maggiorenti della banca; lo chiamai per fare appuntamento a sera; anche lui ne aveva per tutto il giorno, ma poi sarebbe stato libero; decidemmo che ...
... prenotavo la cena in albergo e che poi avrebbe dormito con me nella suite. Ettore aveva fatto centro; avevo incontrato l’amore e stava a me decidere gli sviluppi.
Mi liberai in tempo degli impegni di lavoro e corsi all’albergo per definire le prenotazioni; avvisai che avevo un ospite e non vi furono obiezioni, mi confermarono la cena ed ebbi tempo per cambiarmi; avevo in valigia un abitino da sera, quasi di emergenza, e mi feci bella più di una sedicenne al primo appuntamento col ragazzo di cui si era innamorata in spiaggia; lo vidi entrare nella hall con un tuffo al cuore che non provavo uguale dall’adolescenza.
Non arrivai a baciarlo, perché la location non lo consentiva; affidò a un impiegato la valigetta da recapitare nella suite, si andò a rinfrescare e si sedette al tavolo, di fronte a me, tenendomi le mani; aveva negli occhi un bagliore di gioia che attribuii all’amore che provava per me; mi aggiunse che la felicità era doppia perché aveva accettato una tournee in Centro Italia di circa un mese in vari teatri; mi rabbuiai perché non accettavo di trovarlo e perderlo nel giro di poco.
Mi fece osservare che un’intera settimana sarebbe stato fermo a Macerata, sede privilegiata, e che potevo brigare per tenermi libera quella settimana da vivere insieme; il luogo mi impedì di saltargli al collo come desideravo; la definitiva separazione da Manlio prendeva sempre più corpo, anche se in qualche modo mi restituiva il peso di quella scelta, decisiva per la vita futura; ...