Blade: Notti insonni
Data: 27/08/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... in prossimità del pene. -Potremmo. Volentieri.-, dissi io. Deciso, ma fermo. Prima il dovere, poi il piacere. La tipa sorrise. -Io mi chiamo Mona, per la cronaca.-, disse. -Blade.-, dissi io, optando per quel nomé de guerré. -Oh… fico.-, sussurrò lei. La sua mano me lo strinse. Ero abbastanza eccitato. -Vedo che effettivamente la spada é affilata…-, disse. Cavolo, se continuava così avrei finito con il fotterla lì, in quel vicolo. Le presi il braccio, gentilmente ma con fermezza. -Non subito, tesoro. Prima Jack. Poi ci divertiremo.-, dissi. Lei annuì, sorrise ancora. -Come vuoi.-. Era accondiscendente. Parecchio. Lo faceva perché voleva proprio quello che mi aveva detto o era solo perché aveva qualcosa in mente di cui non sapevo nulla? Dovevo stare attento. Lei intanto mi condusse sino a un bar. -Eccoci qui.-, disse. Era un bar come tanti, troppi altri. Ma lei si diresse con assoluta calma verso il piano superiore. Sedie vuote, nessuno in vista. Bussò a una porta. -Sono io.-, disse. Una tipa le aprì. Vestita anche lei del minimo indispensabile. Bionda, magra e con occhi azzurri. Abbracciò Mona e le schiaffò la lingua in bocca con l’aggressività di un uomo. Pensai che farmele entrambe sarebbe stato interessante… -Cherry, lui é Blade. Sta cercando il tizio con cui sei stata oggi.-, mi presentò Mona alla fine delle effusioni. -Già. Jack. Uno stronzo. Mi ha fatto alcune domande, di cui io non sapevo la risposta, mi ha pagato, scopata tipo automa e poi mi ha buttata fuori.-, ...
... raccontò. -Veramente un bastardo.-, dissi io, -Dove lo trovo?-. -A questo indirizzo, tesoro.-, disse lei. Era incredibile. La camera era quella accanto alla mia! Quel bastardo era sempre stato lì! Annuii. -Grazie.-, estrassi alcune banconote. Qualcosa come cinquanta dollari, -Queste per il disturbo.-. Mona sorrise. -Sai, Cherry… Blade qui é uno stallone…-, disse. -L’hai provato?-, chiese l’altra con un sorriso. -No… Almeno non ancora!-, esclamò lei. -Ah, ma io purtroppo ho un cliente tra pochi minuti, vi conviene sparire. Un peccato… avrei apprezzato un triangolo.-, disse. Anche io lo avrei apprezzato ma il dovere (o il piacere) chiamava.
Uscimmo e arrivammo al mio hotel, un motel veramente infimo. Il portiere non batté ciglio al vedermi entrare con una donna. Sicuramente non era la prima volta che vedeva scene simili. E non sarebbe sicuramente stata l’ultima. Arrivammo alla mia camera ma già in ascensore avevamo preso a baciarci con voracità. Mona baciava come se volesse mangiarmi. Io sorrisi. Le strinsi le natiche. Lei mi mordicchiò il labbro. Animali, sia io che lei. Decisi a strappare il meglio alla notte, finché ne saremmo stati in grado. Arrivammo nella mia camera e i vestiti volarono in giro. Lei mi sorrise. S’inginocchiò a prendermelo in bocca ma io la fermai. Ero stanco di aspettare, ed eccitato quanto bastava per farmela fino allo stremo. La penetrai senza preliminari, era già bagnata. Lei ululò di piacere. Presi a dare il ritmo con Mona sdraiata sotto di me. Le ...