1. Blade: Notti insonni


    Data: 27/08/2020, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualcosa che non mi concedo… da moltissimo tempo.-, disse. Immaginavo cosa fosse, sentivo il suo desiderio, il battito del suo cuore. -Baciami. E non provare neanche lontanamente a baciare solo la mia parte umana. Mi dovrai baciare tutta. Che ti piaccia o no.-, sussurrò. Iniziai dalla parte rettile. Baciai le labbra quasi inesistenti di Zhara. Si aprirono svelando una lingua serpentina che giocava con la mia. Sentii le sue mani sulla mia schiena e poi le mie sul suo corpo ancora avvolto dai vestiti. -Aspetta…-, disse lei staccandosi proprio mentre finivo di baciarle il collo. Le scaglie non erano spiacevoli ma dubitavo sentisse qualcosa da quella parte. Sicuramente non poteva assaporare al meglio i miei baci ma aveva chiesto di esssere baciata tutta… Scelta sua. E io obbedii. Comunque ci staccammo e lei prese a togliersi gli abiti rimanendo con un reggiseno top e uno slip di pizzo. Notai che fino al petto le scaglie proseguivano, poi si fermavano. Era mutata solo in parte. Ma doveva essere agile. Sicuramente non mi lasciò molto tempo per osservarla. Si avvicinò. -Ora vediamo cosa c’é di bello sotto questi vestiti…-, sussurrò. Sentii le sue unghie graffiarmi leggermente il petto prima di scendere e alzarmi la T-shirt. -Mh, immaginavo ci fossero più muscoli…-, disse. -Forse più in giù…-, dissi io. Lei sibilò come una serpe. -Divertente come sempre.-, disse. Mi infilò una mano nei calzoni con veemenza. Raggiunse l’obbiettivo, decisamente non inerme. Io sorrisi. -Sì, qui c’é ...
    ... decisamente più… muscolatura.-, disse lei. Io sorrisi. -Ne sono felice…-, dissi. Le raggiunsi la chiusura del reggiseno. La slacciai. Il seno destro mi sorrise, carnoso e ambrato come il resto della sua carnagione, ma piccolo. Quello sinistro, era leggermente verdastro, molto meno appetitoso ma se non altro, senza scaglie di sorta. Mi dedicai al collo di Zhara. La giovane gemette mentre mi abbassava i calzoni. -Oh… dimmi, per caso la mutazione ha influito anche sulle dimensioni?-, chiese. Scossi il capo. Non ero un superdotato ma sicuramente non potevo dire di avere problemi da quel lato. -Sono proprio curiosa di vedere cosa sa fare questa bellezza.-, disse l’araba. Annuii. Anche io la volevo. Le abbassai gli slip ad occhi chiusi. “Dannazione, fa che non sia squamata proprio lì!”. Aprii gli occhi e mi trovai davanti una vulva relativamente rasata, perfettamente normale. Appoggiai un dito sul pube e lo passai appena lungo le grandi labbra, sino al perineo. Zhara gemette. Sì. Tutto normale. “Ti ringrazio.”. -Ora che sai che sono normale, là sotto… Ti spiace se ci spostiamo sul letto?-, chiese lei. -Più che volentieri!-, esclamai. Arrivammo sul letto con lei che gemeva mentre le baciavo entrambi seni. Per rifarsi, prese ad accarezzarmi soavemente con l’abilità di una suonatrice d’arpa. Poi mi sorrise. -Blade, sinceramente, quante ne hai avute prima di me?-, chiese. Non stetti a calcolarle: erano tante. Molto spesso le ragazze ci stavano perché sapvo come proporglielo ma non sempre ...