Come sono diventata una cagna
Data: 27/08/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: aliceslave, Fonte: Annunci69
... disse che mi avrebbe scaldato ben bene con quello.
In effetti il mio culo da troia, già rosso per il freddo, divenne bordeaux per le varie vergate e le strisce della frusta; diventarono più colorate anche le cosce, la schiena e la pancia, in un acceso contrasto con il bianco della neve.
Tra i vari obblighi che mi sono stati inoltre imposti dal Padrone c’è quello, appena entrata in casa, di spogliarmi in pochissimi secondi, indossando il collare e stringendomi la vita con una cintura che poi faccio passare nel solco anale, fino a provocare lo sfregamento di tutta la zona.
Dopo inserisco nel culo un dildo in gomma di circa 5 cm di diametro ed oltre 40 cm di lunghezza che spingo dentro fino a lasciarne fuori pochi centimetri e lo fisso con la cintura legata in vita, mentre ai capezzoli appendo dei pesi in metallo tramite delle piccole mollette dentate.
Poi comincio a girare nuda in casa, a volte esco anche fuori in terrazzo con il rischio di essere vista dai vicini ed eseguo le pulizie, faccio attività fisica ed il dildo nel frattempo scava nel mio culo e lo tiene ben aperto fino almeno all’ora di cena.
E’ una sensazione bellissima immaginare che il Padrone mi stia guardando e che mi vorrebbe punire ulteriormente per quel mio essere troia.
Il mio corpo risponde molto a queste sollecitazioni ed il mio culo, con il tempo, è diventato sempre più largo, facendomi provare brividi e sensazioni indescrivibili.
Grazie a questo trattamento è sempre pronto quando ...
... devo essere sfondata.
Un’altra occasione di essere umiliata ed usata l’ho vissuta pienamente in un serata di pioggia mentre ero in auto con il Padrone verso la campagna piacentina.
Ad un tratto, notando in terra a lato della strada un cono stradale, mi ordinò di scendere subito dall’auto (ero già nuda appena salita) e di infilarmelo nel culo fino almeno al terzo anello colorato.
Non esitai un attimo e, nonostante la pioggia battente ed il freddo, scesi immediatamente e mi avvicinai a quell’oggetto.
Era tutto pieno di fango ed altra sporcizia ma la voglia di fare cosa gradita al Padrone mi fece superare ogni ritrosia.
Mi ci sono così seduta sopra ed ho cominciato ad agitarmi sempre di più, roteando il culo in modo da farlo sprofondare sempre più dentro.
Arrivata al terzo anello continuai comunque ad agitarmi sopra quel cono, fino a sentire la punta in gomma nel fondo del culo. Il Padrone nel frattempo si allontanava con l’auto, raggiungendo uno spazio poco più avanti.
Tornava poi a piedi verso di me per godersi lo spettacolo, riparandosi dalla pioggia con un ombrello.
Alla sua presenza, che continuava ad insultarmi pesantemente, ho dato il peggio di me, sfondandomi del tutto il culo con colpi decisi su quel cono; poi sfinita, mi sono sdraiata nel fango di una pozzanghera sotto la pioggia che cadeva a dirotto.
Con altrettanta passione con cui mi dedico a fare la troia mi impegno anche tanto a mantenere il mio corpo il più curato possibile, innanzitutto ...