1. Come sono diventata una cagna


    Data: 27/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: aliceslave, Fonte: Annunci69

    ... quell’osceno stato di umiliazione ed ancora tramortita dal piacere, non facevo caso alla mia condizione di cagna piena di sborra, completamente nuda e soprattutto ignara di poter ritrovare ancora i vestiti e le scarpe, lasciati dall’altra parte della stanza.
    
    Dopo circa un ora, mentre rientravo verso casa con il culo che ancora mi bruciava per quel trattamento, cominciai a realizzare che ero davvero fatta per essere sottomessa, sempre pronta a soddisfare il volere dei miei Padroni.
    
    Per le settimane successive ho ripensato a quell’esperienza, rimirandomi nello specchio i graffi e gli altri segni lasciati su tutto il corpo e, con quel ricordo ho goduto intensamente in molte altre occasioni.
    
    Grazie a quell’esperienza ero diventata finalmente la cagna troia che avevo sempre sognato.
    
    Queste abitudini masochiste, così come altre che ho maturato nel tempo, le ho coltivate sempre di più fino ad oggi, come quella di passeggiare per boschi e campagne soprattutto in inverno e di sera o quando piove od addirittura nevica, vestendo il minimo indispensabile cosicché, non appena trovo una zona appartata, mi spoglio completamente e continuo a camminare completamente nuda e scalza, lasciando la mia roba nascosta nella vegetazione e fermandomi di tanto in tanto sul sentiero per masturbarmi in attesa di essere vista e magari posseduta da qualche passante.
    
    Mi capita sovente di portare con me delle corde o catene e di legarmi vicino ad un albero dove attendo a carponi con il culo ...
    ... sollevato verso l’alto oppure, se sta piovendo, mi sdraio in terra entrando in una pozzanghera e sguazzando nel fango, dove mi rotolo incurante del freddo e mi masturbo freneticamente mentre spingo profondamente in fondo al culo un grosso dildo di gomma.
    
    Fare la troia sottomessa è diventato ancor più appagante da quando ho cominciato a cedere pienamente alla volontà dei Padroni che sino ad oggi si sono susseguiti e che hanno abusato di me in tante situazioni degradanti.
    
    Dal loro volere, oltre alla disponibilità sessuale, dipendono comportamenti circa il modo di vestire, lo stare seduta, in piedi oppure in ginocchio, ed in particolare l’obbligo di essere il più possibile nuda, esibendomi anche in posti insoliti o quando fuori è particolarmente freddo, per tutti coloro che vogliono vedermi.
    
    Tra le esperienze più appaganti ricordo certo quella sera in cui, su ordine del Padrone, durante una nevicata in montagna e con una temperatura di 4 gradi, camminavo completamente nuda su un sentiero con un collare per cani, la gag ball fissata in bocca, le mollette con i pesi ai capezzoli ed il cazzo di gomma nel culo fissato con un cordino.
    
    Conciata così sulla neve ed al buio, ho dovuto percorrere più di un chilometro di sentiero in mezzo ai boschi, dal punto dove mi aveva lasciato il Padrone fino al piazzale del parcheggio auto.
    
    All’arrivo ero completamente congelata e non vedevo l’ora di risalire in auto ma ad aspettarmi trovai il Padrone con un frustino in mano, che mi ...
«1...3456»