1. Sei amiche in videochat – 2


    Data: 23/08/2020, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... scusa più che accettabile per passare del tempo nell’appartamento in sua compagnia, possibilmente senza Michela nei pressi. In breve, sembrava che anche Simone iniziasse ad apprezzare la mia presenza accanto a lui e dopo qualche settimana che ci eravamo incontrati per la prima volta sull’uscio della nostra casa in affitto avevamo cominciato a esplorare anche le sfere più intime delle nostre anime. “Lui frequentava la seconda classe della facoltà di medicina, e già questo lo rendeva un uomo interessante ai miei occhi. Come disse qualcuno, nulla eleva l’uomo al livello degli dèi quanto il curare i propri simili e, ogni volta che la sua voce indugiava nella spiegazione di qualche processo biologico che si svolge nei nostri corpi e sostiene la nostra esistenza, sentivo nascere nel mio petto un incendio che solo il contatto fisico con lui avrebbe potuto estinguere. “Un pomeriggio di una settimana fa, dopo aver pulito il frigorifero, mentre eravamo seduti sul divano ascoltando della musica classica dalle casse acustiche collegate al suo cellulare, iniziammo a parlare di quali sogni ci portavano a intraprendere un percorso impegnativo come poteva esserlo quello universitario. Io gli confessai che già alle medie avevo cominciato ad essere affascinata dalla letteratura, ed una delle mie passioni era stata l’immortale opera di Dante, arrivando a rileggerla e studiarla di conto mio con tale impegno da poter dire di saperla recitare tutta a memoria. Lui ammise di essere davvero ...
    ... colpito da una simile determinazione, e aggiunse, ridendo, che lui non aveva imparato a memoria nulla che non fosse il San Martino di Carducci, ma solo perché anni fa Fiorello ne aveva tratto una canzone. “’E tu, come mai hai scelto medicina?” gli domandai, accoccolandomi a lui e stringendo tra le mie braccia il suo destro. ‘Vuoi diventare un chirurgo?’ “Lui mi guardò, e il sorriso di derisione che incurvò le labbra della sua bocca che avrei voluto baciare mi sciolse il cuore e, devo ammetterlo, un senso di calore si diffuse nel mio inguine, causandomi nel sesso quello che, un metro più in alto, avrei definito ‘un languorino’. Non potei trattenermi dal domandarglielo: ‘Perché quel sorriso?’ mentre uno simile si disegnava sul mio viso. “’Non è il chirurgo che voglio fare, ma il ginecologo’, confessò quasi sul punto di scoppiare in una risata. Mi fissò, forse per scoprire quale reazione avrei avuto davanti ad una simile notizia, ma, se pensava di scoprire l’imbarazzo imporporare le mie gote, rimase deluso. Anzi, fu il più vivo interesse a far luccicare i miei occhi. “’E…’ gli chiesi ‘quanto ne sai, nonostante tu sia solo al secondo anno di…’ e con un movimento circolare della mia mano, quasi fosse casuale, indicai il mio inguine. “’Abbastanza da sapere dove mettere le mani. E la lingua” aggiunse. Il sorriso non aveva abbandonato un solo istante il suo volto, che in quel momento divenne ancora più luminoso. “Fu forse più l’espressione del suo viso che le sue parole che appiccò un ...
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