1. La suocera che mi sono persa


    Data: 20/08/2020, Categorie: Etero Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... ne abuserò …. Alla bisogna,
    
    magari qualche messaggino…”
    
    Dopo quella visita il pensiero di Rosetta è diventato un
    
    tarlo in testa, un desiderio sempre più impellente che ho
    
    dovuto sfogare con un paio di memorabili segoni.
    
    Mi sono informato sulle discoteche della zona. Il venerdì
    
    sera ce nʼera una sola che suonava il liscio. Dopo essermi
    
    messo su e profumato come un fidanzatino, ho deciso di
    
    farci un salto. Ma della macchina di Rosetta nel piazzale
    
    del dancing neppure lʼombra. Forse era andata al cinema.
    
    Mi era andata buca, ma non mi rassegnavo. Era tardi, ma
    
    ho digitato compulsivamente un sms e glielʼho inviato:
    
    “Ti ho cercata al Liscio dancing. Senza successo. Posso
    
    passare domani per il caffè?”
    
    Dopo pochi minuti mi è tornato il suo sms di risposta:
    
    “Mi spiace, siamo andate al cinema. Domani sono fuori
    
    casa fino alle 17. Buonanotte.”
    
    Alle 17.30 puntualissimo ho suonato il campanello di casa
    
    sua. Lei mi ha aperto senza neppure chiedere chi fosse.
    
    Mi aspettava. Vista lʼora abbiamo convenuto che, forse,
    
    uno spumantino era più adatto del caffè. Mi ha espresso
    
    nuovamente il suo rammarico per la mia puntata a vuoto
    
    al dancing, ma si vedeva che era contenta della prova di
    
    attenzione da parte mia.
    
    Tra una sigaretta e lʼaltra, ci siamo scolati la bottiglia di
    
    prosecco. Alla fine eravamo entrambi un poʼ più sciolti.
    
    Forse grazie allʼeffetto del prosecco le ho detto che mi
    
    sarebbe tanto piaciuto passare la ...
    ... serata in sua
    
    compagnia, magari andando a cena insieme.
    
    “Al ristorante no”, ha puntualizzato subito lei, “daremmo
    
    troppo nellʼocchio … se non avessi tra i piedi quel buono a
    
    nulla di mio marito, ti preparerei io una bella cenetta qui
    
    ….”
    
    Mi ero lanciato in una proposta un poʼ ardita, ma, visto
    
    che lʼidea non le dispiaceva, lʼho subito riformulata:
    
    “Potrei invitarti da me …. Certo, è un modesto bilocale ed
    
    è tutto in disordine …. Ma passo un attimo dal cinese e la
    
    cena la porto su bella e pronta…”
    
    Eʼ scoppiata in una risata e mi ha fatto una piccola
    
    carezza sulle guance:
    
    “Che carino che sei!.... la tua gentilezza mi commuove ….
    
    non vorrei deluderti, ma devo trovare una buona scusa
    
    per uscire anche stasera … uuhhmmmm, fammici
    
    pensare….”
    
    Non le ho dato il tempo di ripensarci, sono balzato in
    
    piedi, le ho dato un bacio sulla guancia e mi sono diretto
    
    verso la porta dʼuscita, dicendole ad alta voce:
    
    “Tu vedi come fare …. Io ti aspetto a casa per le 20.”
    
    Sono volato via col cuore in subbuglio. Ho fatto un poʼ di
    
    pulizie, ho messo in ordine al meglio possibile la mia
    
    mansarda, mi sono fatto una doccia. Alle 19.30 sono
    
    sceso dal cinese e gli ho ordinato una cena da asporto.
    
    Poi sono risalito a casa e mi sono sforzato di creare
    
    unʼatmosfera di intimità con le luci soffuse e con un poʼ di
    
    musica new age in sottofondo.
    
    Alle 20.15 è arrivata Rosetta. Al citofono le ho detto di
    
    salire allʼultimo piano. ...
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