La suocera che mi sono persa
Data: 20/08/2020,
Categorie:
Etero
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... velato dal babydoll e ancora caldo di letto ha aumentato a dismisura la mia inquietudine.
Mentre sorseggiavamo il caffè, Rosetta ha ripreso a
parlare degli uomini e delle delusioni che aveva subito
negli ultimi tempi. Stavamo ancora parlando quando le . suonato il cellulare:
“Ciao Miriam … già finito?... beh, se vuoi puoi fermarti a
pranzo da me… no che non disturbi… sì, mi fai piacere….
dai, ti aspetto… ciao piccola.”
Era la figlia di un suo fratello, che quindi sarebbe passata
di lì a poco.
“Era la mia nipotina … passa tra una mezzʼoretta… non mi
è sembrato il caso di dirle della tua presenza”.
“Capisco”, le ho detto subito, “meglio non creare equivoci
o sospetti…”
”Bravo Marco, vedo che ci intendiamo …. sai, qui non ci
vuole nulla a far parlare le malelingue …. anche se Miriam
è una di famiglia, preferisco avere un rapporto riservato
con te ….”
Mi ha lanciato uno sguardo dolce, stringendo un poʼ gli
occhi, quasi a farmi lʼocchiolino. Poi, dopo un attimo di
pausa, ha ripreso:
“Per quanto riguarda quello che mi dicevi prima, certo
che a me farebbe piacere andare a ballare con te … ma
un conto è se ci troviamo per caso in un locale, un conto
è se ci rechiamo assieme … sai, per evitare cattive
interpretazioni …”
Non sapevo che dire, era come se mi avesse letto nel
pensiero. Anzi no, era come se mi avesse
inaspettatamente aperto una strada dentro la quale
sicuramente mi sarei buttato.
Finita ...
... la sigaretta ho capito che, per non rischiare di
incontrare la nipote, era meglio togliere il disturbo. Ma,
prima di congedarmi, Rosetta mi ha invitato a vedere
come aveva ristrutturato lʼappartamento, evitando solo di
farmi entrare nella sua camera da letto.
”Sai, non vorrei tu ti spaventassi per il disordine…”
Le ho risposto sorridendo:
“Per me non cʼè problema... io vivo quotidianamente nel
disordine …”
“Uuhhmmm ….. va bene….. allora, questa è la mia
alcova…”
Lo stile neoclassico dellʼarredamento non mi piace, ma
certo non me ne poteva fregare di meno. Ma, dʼun tratto,
Rosetta si è chinata a raccogliere un suo reggiseno
caduto a fianco del letto e la sua vestaglietta si è
sollevata mettendo in bella mostra un culo ampio e
invitante, con un piccolo tanghino bianco che si infilava
scomparendo tra le rotonde chiappe.
Ho trattenuto il respiro per frenare lʼistinto di cingerle i
fianchi e caricarla da dietro. Ma quella visione repentina
mi ha tanto scioccato che mi sono fatto accompagnare
alla porta da lei senza spiccicare parola.
“Allora ciao Marco … grazie della visita …. spero che torni
a trovarmi … magari non di sabato, perchè il venerdì sera
esco con le amiche ….. andiamo a cinema o a ballare …”
Prima di uscire ho avuto un momento di resipiscenza e mi
sono ricordato di chiederle il numero di cellulare. Lʼho
vista un poʼ sorpresa e perplessa, lʼho subito rassicurata:
“Non ti preoccupare, non ...