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Una sera diversa al mare
Data: 15/08/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: refo5981, Fonte: RaccontiMilu
... sentiva usata mentre lui la teneva per la nuca e le infilava il cazzo in gola spingendo con forza e tirandole i capelli, ma allo stesso tempo la potenza del desiderio che lui aveva di lei la faceva eccitare terribilmente. Simone alternava momenti in cui si muoveva freneticamente dentro di lei, provocandole quasi dei conati di vomito, ad altri in cui lasciava che fosse lei a decidere che ritmo tenere. Marta ne approfittava per riprendere fiato, e in un paio di momenti le passò per la mente che chiunque avrebbe potuto vederli. Era molto tardi, per fortuna, e l’auto era parcheggiata in una strada secondaria, ma comunque… “Forse dovremmo spostarci in un posto più appartato” suggerì appena riuscì a riprendere fiato. Era incredibile come lui non sembrasse essere nemmeno vicino al venire. “Qui potrebbero vederci”. Simone, sempre tenendola per i capelli la girò di forza mettendola a 90, in modo che il suo seno nudo si schiacciasse contro il finestrino. Marta sentì che il freddo del finestrino le induriva ancora di più i capezzoli. Pensò che si era messa in una situazione assurda, che il ragazzo fosse sicuramente un pazzo, ma allo stesso tempo era così eccitata da sentire dolore in mezzo alle gambe. Avrebbe voluto che la scopasse subito, anche in mezzo alla strada, se fosse stato necessario. Chiunque fosse passato di lì in quel momento avrebbe visto le sue tette premute contro il vetro, lei messa a pecora e dietro di lei un ragazzo che…cosa stava facendo? Cazzo, si stava ...
... segando in mezzo al suo culo! “Hai paura che possano vederci? Hai paura che possano vedere quanto sei porca? Tu adesso sei mia e con te ci faccio quello che voglio fino a domani mattina, hai capito troia?” Intanto si muoveva in mezzo alle sue gambe, sempre più veloce. Marta sussultava ogni volta che sentiva la sua cappella dura sfiorarle l’entrata della figa, ma lui non si decideva a metterglielo dentro. Provò a spostarsi per favorire la penetrazione, avrebbe fatto qualunque cosa per sentirsi piena in quel momento, era come se fosse fuori di sé. Non capiva più niente, non sapeva niente se non che aveva bisogno di essere scopata forte. “E’ inutile che ti sposti, tanto non te lo metto dentro adesso. Voglio farti impazzire e la notte è lunga..voglio scoparti tutta, in tutti i buchi che hai..così..” e le infilò di scatto due dita nella figa e una nel culo. L’effetto fu immediato. Marta cominciò a godere mentre lui si muoveva sempre più veloce. La scopava con le dita con violenza, voleva farla urlare. E lei urlò, di dolore e di piacere, le dita la riempivano e sentiva il cazzo di lui che le batteva sulla schiena. Pensò a come sarebbe stato vedere la scena dal di fuori e quando venne stava ancora urlando, stava urlando di non smettere, urlava che ne voleva ancora. Non gliene fregava niente: potevano vederla, sentirla, lei stava godendo come non le era mai successo prima, e mentre il suo orgasmo scemava sentì un fiotto caldo sulla schiena e capì che era venuto anche lui. Si ...