1. Una sera diversa al mare


    Data: 15/08/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: refo5981, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’iniziativa.
    
    “Tutto quello che vuoi. Però ci andiamo in macchina, che ti porto in un posto più tranquillo”.
    
    Lei si lasciò guidare. Avrebbe dovuto pensare che salire in macchina con uno sconosciuto, per quanto affascinante, non fosse una buona idea, ma non lo fece. Era solo istinto ormai, era spinta solo dalla necessità di soddisfare il suo desiderio. Camminarono per un tempo che a lei sembrò infinito, anche se non doveva essere stato più di un minuto. Lui le dava la mano, e questo contatto la rendeva ancora più impaziente. Quando finalmente entrarono in auto, Marta fece in tempo ad accorgersi del rumore del blocco delle porte prima di rendersi conto che Simone era già sopra di lei. Le aveva infilato la lingua in bocca e con una mano le aveva tirato giù un lato della camicetta, scoprendo un seno. Le tirava il capezzolo e le mordeva le labbra e il collo. Marta non ricordava di essere mai stata più eccitata di così. In mezzo alle gambe aveva un fiume, e aveva così voglia di essere toccata da sentire dolore. Simone le aveva scoperto entrambi i seni, tirando giù il reggiseno alla bell’e meglio. I capezzoli erano turgidi in maniera impressionante e lui li tirava e li mordeva. Faceva male, ma era il dolore più sconvolgente che avesse mai provato. Quando lui smetteva Marta soffriva di più, perché ne voleva ancora. Simone era riuscito ad infilarle una mano nelle mutandine: “Ti sei depilata, eh? Lo sapevo che eri una porca…ti piace vedere il cazzo che ti sbatte contro la figa ...
    ... vero?”. A tentoni nel buio riuscì a trovare la leva che spostava il sedile all’indietro e si spostò dal suo sedile allo spazio davanti alle gambe di Marta. Le tirò giù i pantaloni con tale foga che lei cadde all’indietro sul sedile, ritrovandosi con il sedere all’insù e la figa in bella mostra. Forse cominciò a formulare un pensiero, ma dovette smettere subito: lui aveva iniziato a leccarla e lei non capiva più niente. Mai, non era mai successo che un ragazzo la trattasse così. La leccata di figa, nella sua esperienza, era qualcosa che i ragazzi facevano per ricambiare un pompino, anche un pò di controvoglia, ma Simone non si era fatto tutti questi problemi. La stava divorando, e gli piaceva. Non le dava tregua, non smetteva, si spostava dal dentro al fuori, allargandole le gambe e succhiando. Aveva paura di venire, ma non voleva che lui smettesse.
    
    Anche Simone però voleva godere. Si ributtò sul sedile del guidatore, sbottonandosi i pantaloni con una mano mentre con l’altra tirava i capelli di Marta verso di sé. Aveva visto solo due cazzi prima di allora e non poteva certo considerarsi un’esperta. Ebbe solo una fugace visione di quello che l’aspettava prima che Simone glielo infilasse in bocca di prepotenza. Era strano. Non era tanto lungo, perlomeno rispetto a quello a cui era abituata, ma era grosso. Era largo, ed era duro, anche se le sembrava che si stesse indurendo ancora di più mentre lui le scopava la bocca. Marta era senza fiato: non le era mai successo prima. Si ...