1. Una sera diversa al mare


    Data: 15/08/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autore: refo5981, Fonte: RaccontiMilu

    Era nervosa. Contenta anche, ma nervosa. Aveva lasciato l’amica in hotel, e lei non l’aveva presa bene. L’aveva accusata di essere egoista, persino. Marta ci pensò su e decise che no, prendersi una serata per fare una follia non era da egoisti. Dopo i mesi passati a soffrire per il suo ex, aveva voglia di sentirsi viva, di non pensare a nulla ma, per una volta, agire. Fare il contrario di quello che era abituata a fare. Perché in fondo lei era così, pensava sempre troppo. Si precludeva tutto quello che avrebbe potuto farla uscire dalla sua zona di comfort, quello che avrebbe potuto renderla vulnerabile, tutto ciò che sarebbe stato considerato inappropriato. E cosa c’era di più inappropriato, pensò, che uscire con un ragazzo conosciuto un’ora prima e con cui si erano scambiate solo poche parole? Uscire tardi, bere qualcosa insieme ma già sapendo quello che si sarebbe finiti a fare perché chi è così ingenuo da pensare che una situazione così possa portare a qualcosa di diverso? Uscire con uno che nemmeno le piaceva…quanto era sbagliato?
    
    Era persa in questo tipo di pensieri, quando scorse la sua immagine in una vetrina. Aveva cercato di sistemarsi al meglio, nonostante non fosse mai stata una ragazza appariscente. No, a Marta non piaceva mostrarsi troppo, arrossiva quando metteva i tacchi e improvvisamente il mondo maschile si accorgeva di lei. Non era una bellezza mozzafiato, non era una che si notava subito, ed era per questo che le piaceva quando qualcuno si accorgeva di ...
    ... lei. Di lei per com’era, senza esagerazioni, senza trucchi. Indossava un paio di short di pizzo bianco che le facevano risaltare l’abbronzatura leggera e una camicetta rosa chiaro, che aveva scelto perché non era troppo aderente ma aveva una bella scollatura. Aveva scelto un paio di sandali bassi e si era messa un pò di trucco, un pò di rossetto, giusto per sembrare diversa. Le piaceva come le stavano i capelli quella sera: l’aria del mare le donava sempre qualche onda leggera, e si erano anche un pò schiariti.
    
    Era concentrata che non si era resa conto di essere arrivata al luogo dell’appuntamento. Lui era già lì, e la guardava con un sorriso indecifrabile. A Marta passò per la testa che potesse aver cambiato idea ma no, più gli si avvicinava, più vedeva che il suo era un sorriso di compiacimento. La faceva pensare a un predatore. Avvertì per un attimo l’impulso di fuggire lontano ma era troppo tardi, lui l’aveva vista, e poi quella era la sua sera. La sera in cui avrebbe scoperto una parte di sé tutta nuova.
    
    “Ehi!” – la salutò lui; com’è che si chiamava poi? Simone? “pensavo che non saresti venuta! Sei bellissima. Dai che beviamo qualcosa!”. Era più basso di come lo ricordava, eppure lo aveva visto pochissimo prima. Non era bello, no. Capelli chiari, occhi scuri, lineamenti ordinari, forse anche un pò grezzi. Eppure. Eppure era lì con lei, e non era stata costretta.
    
    “Marta cazzo, adesso tiri fuori le palle e vai fino in fondo. Piantala di fare la santarellina”, si ...
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