1. Questo sono io - 1. una nuova vita


    Data: 14/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69

    ... che per il dolore.
    
    “Dove volevi andare, eh?” Mi sussurrò Marco all’orecchio, da dietro, facendomi arrossire se possibile ancora di più.
    
    Prima che me ne accorgessi mi ritrovai a piagnucolare pietosamente senza senso.
    
    La sua mano non aveva mai smesso di massaggiarmi con prepotenza il culo. “Ti piace se faccio così?” Disse stringendo la natica, appena prima di colpirmi un’altra volta con più forza.
    
    Questa volta non riuscii a trattenere un gemito e Marco soddisfatto risalì con la mano il mio addome e il petto fino al collo, costringendomi a voltare la testa verso di lui. “Si che ti piace.” E mi baciò ancora con foga.
    
    Quella rivelazione sembrò provocarlo. Senza esitare quasi mi strappò di dosso i boxer lasciandomi completamente esposto, si inginocchiò alle mie spalle e poi rimase lì senza fare nulla. Mi vergognavo da morire, nessuno mi aveva mai guardato in quel modo, così da vicino, e il fatto che non stesse facendo nulla, che se né stesse semplicemente a guardarmi in silenzio, non faceva altro che rendermi ancora più nervoso.
    
    Stavo quasi per mettermi a piangere per l’ansia quando sentì le sue mani sfiorarmi i glutei, dapprima un tocco leggero, poi in un massaggio sempre più profondo. Mi baciò sulla natica e mi morse una volta e poi un’altra. E ogni volta un brivido mi risaliva lungo la schiena quasi dolorosamente. Marco continuò a baciarmi e colpirmi e mordermi fino a che iniziarono a tremarmi le gambe. Poi, quando iniziai gradualmente ad abituarmi a tutto ...
    ... questo, affondo il viso tra le mie natiche, toccando il luogo più nascosto e privato del mio corpo e io mi sentii morire.
    
    Non può essere vero, pensai fuori di me. Persi ogni briciolo di forza e sarei crollato se lui non mi avesse sostenuto. Iniziò a leccarmi e baciarmi in punti del corpo che non sapevo neanche esistessero, inviando ad ogni tocco potenti scariche elettriche direttamente al mio cervello. Mi costrinse a piegarmi in avanti, la sua lingua era ovunque e mi sembrava di impazzire, poi all’improvvisò si fermò tenendomi le natiche spalancate, sentivo il suo respiro affannato sulla pelle umida intorno al mio buco così vergognosamente esposto.
    
    Quando sentii il suo dito farsi strada lentamente dentro di me il respiro mi si bloccò in gola.
    
    Subito una sculacciata dolorosa mi costrinse a sussultare. “Non irrigidirti.” Mi ordinò Marco iniziando a muovere con cautela avanti e indietro il suo dito dentro il mio corpo. Si alzò senza toglierlo, poggiandosi di nuovo su di me e ricominciò subito a baciarmi l’orecchio da dietro e poi verso le labbra, continuando a muovere ritmicamente quel dito dentro di me fino a farmi sciogliere completamente in una pozza di piacere e desiderio.
    
    Quando le nostre labbra si separarono, mi afferrò per le spalle e mi spinse sul letto. Le sue intenzioni erano chiare e per la prima volta da quando tutto questo era iniziato ero davvero terrorizzato.
    
    “Aspetta…” Sussurrai.
    
    Marco non staccava i suoi occhi dai miei, come un leone che aveva ...
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