Questo sono io - 1. una nuova vita
Data: 14/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
... schiena guizzare mentre si insaponava. Proprio in quel momento, però, Marco si voltò e i suoi occhi incontrarono i miei. Arrossii fino alla radice dei capelli prima di scappare nella mia stanza. Anche attraverso il vetro appannato era impossibile che non avesse notato che lo stavo fissando.
“Ti è piaciuto lo spettacolo?” Disse qualche minuto dopo, entrando nella mia camera senza bussare. Indossava una vecchia tuta da ginnastica e i suoi capelli chiari erano ancora umidi.
Io strinsi le labbra e mi sforzai di non arrossire di nuovo, volevo conservare almeno quel minimo di dignità che mi era rimasta. “Fòttiti!” Borbottai fra me.
Però Marco mi sentì comunque, si infuriò e con una sola falcata mi fu addosso stringendomi una mano al collo. Mi mandò a sbattere contro il muro. In un attimo il suo viso era a pochi centimetri dal mio.
“Cosa hai detto?” Mi ringhiò in faccia, era così vicino che potevo sentire il suo respiro caldo sulla pelle.
Mi irrigidii, cercando di proteggermi dalla violenza dell’impatto. “Ho detto, fòttiti!” Trovai non so dove il coraggio di ripetere.
Avvertii distintamente la contrazione delle sue dita intorno al collo, ero sicuro che se avesse voluto avrebbe potuto spezzarmi le ossa con un gesto.
Poi, d’un tratto, un mezzo sorriso increspò le sue labbra. Continuava a fissarmi senza darmi la possibilità di distogliere lo sguardo, non sapevo dove nascondermi mentre l’imbarazzo si aggiungeva alla paura.
Mi diede uno schiaffo e lasciò la mano ...
... sulla mia guancia, sfiorandomi la pelle che iniziava già a formicolare. “Allora ce l’hai le palle.” Disse facendosi ancora più vicino. Il suo respiro mi bruciava la pelle, odorava di dentifricio alla menta.
Provai a distogliere lo sguardo ma Marco mi costrinse nuovamente a guardarlo, e poi, senza nessun avvertimento, all’improvviso mi baciò.
Era un bacio urgente e possessivo, quasi rabbioso. Io ero paralizzato, la sua irruenza mi spaventava. Non capivo perché si stesse comportando in quel modo, se volesse solo mettermi alla prova. Mi impediva di allontanarmi o anche solo di girare la testa. Prese ad accarezzarmi la guancia senza mai staccare le sue fameliche labbra dalle mie. Non mi ero nemmeno accorto che avesse spostato una mano finché non sentii la sua presa stringermi dolorosamente il cazzo da sopra i pantaloni. Mi era diventato duro senza che potessi farci niente.
Marco staccò le sue labbra dalle mie senza allontanarsi troppo. “Lo sapevo.” Disse sorridendo apertamente. Mi teneva ancora schiacciato contro il muro e non avevo nessuna possibilità di proteggermi. Quando mi strinse di nuovo il collo riuscii almeno a voltare la testa di lato per non essere costretto a incontrare il suo sguardo mentre mi derideva. Invece, inaspettatamente, ricominciò a baciarmi, dalla piega del collo e verso l’orecchio. Sentivo il suo respiro accelerato rimbombarmi nella testa. Con l’altra mano aveva anche iniziato a massaggiarmi il cazzo da sopra i pantaloni.
“Vuoi che mi fermi?” Mi ...