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Nei panni di mia madre - 3
Data: 12/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... sorpresi. “E … quanto vuoi per venire in camera nostra?” Mi domandò Benito. Dei tre mi sembrava il più interessato. “È così viscido che non gli avranno mai fatto toccare una passera”. Pensai. Mi ricordò un mio compagno di classe che passava le ore di storia a tormentarsi l’uccello sotto al banco. “Trenta euro a testa, ma solo la bocca”. “E per la fica? Quanto vuoi per la fica?” Insistette Benito. Aveva le labbra umide di saliva. “Niente, oggi non posso”. I tre si guardarono negli occhi e si scambiarono cenni di approvazione. “Va bene”. Disse Carmine. “Però le altre regole le decidiamo noi” All’ingresso del motel la guardiola era vuota. Fabrizio e Gerardo dovevano aver già terminato il loro turno. “Ecco è questa”. Disse Benito, mentre, appoggiandomi la mano sul culo, mi guidava verso la camera. La stoffa dei calzoni era visibilmente deformata all’altezza del pacco. Mi guardava come se non avesse mai visto una donna. Quando fummo dentro fu il primo a sbattermi la lingua in gola. Provò a toccarmi ovunque e, premendomi contro la parete, mi fece sentire il suo grosso membro eccitato sulla coscia. “Allora”. Disse Carmine mentre si calava i calzoni. “Stasera giochiamo così: tu indossi questa benda e cerchi di indovinare di chi è il cazzo che stai succhiando. Se non ci riesci ti fai sborrare in gola”. “Allora giocherò per perdere”. Dissi mentre, guardando Benito, mi coprivo gli occhi e mi inginocchiavo sul tappeto, ai piedi del ...
... letto. “Mani dietro le spalle”. Mi ordinò Carmine. “Si parte!”. “Apri la bocca”. Sussurrò uno dei tre. Quel primo cazzo era già umido di umori. Aveva un sapore molto forte ed era durissimo. Il giocatore cominciò a sbatterlo in gola con violenza. “MMMMH …” Mugolava. “Ciucciamelo”. Dondolavo la testa avanti e indietro. Ingoiavo l’asta e poi arretravo, fino al glande. Quando picchiettavo la punta con la lingua sentivo che il toro ansimava. Capii che non avrebbe resistito molto. “Allora, di chi è?”. Domandò Carmine con voce affaticata. “Senti che raspo”. Pensai. “È il tuo”. Risposi. “Sbagliato”. Sentenziò lui soddisfatto. “Hai perso. Adesso ti fai sborrare in gola”. Il giocatore non se lo fece ripetere. Mi afferrò la testa tra le mani, mi ordinò di succhiare e cominciò a scoparmi forte, sbattendo i suoi grossi coglioni contro le labbra. “Aaaaah …che puttana!”. Continuava a ripetere. Mi stringeva fortissimo la nuca e quasi non riuscivo a tenere la posizione. “Resta con le mani dietro la schiena!”. Ordinò Carmine. “Avanti annaffiala che stasera si beve tre minchie questa” Lo incitò uno dei compagni. Il cazzo si gonfiò all’inverosimile. Provò a rallentare gli affondi per prolungare la monta ma dopo qualche colpò rinunciò. “Sto venendo”. Mi preannunciò il porco e chiavandomi rapidamente mi riempì la bocca di sperma. “Non bere”. Mi ammonì Carmine. “Tienila”. Aveva la voce rotta. Ma non aveva detto che il cazzo non era ...