1. Vicini di casa – L’attico


    Data: 11/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... lubrificato mi misi dietro a Riccardo… ‘Cavoli qui il culo è già bello spanato’ notai. ‘Ma certo chissà quanti cazzi in culo avrà preso. Vero porco?’ attaccò Sandra. ‘O si amore come dici tu’. ‘Ora basta parlare. Forza George sfondami questa checca forza’. Non me lo dovette ripetere. Ero troppo arrapato e il mio uccello entrò nel culo a Riccardo in un colpo solo. La forza fu tale che lui cacciò un urlo di dolore a tutta voce. ‘Bene sfondalo fagli male’ aggiunse Sandra che per godersi meglio lo spettacolo si era messa sul divano di fronte a lui e si sgrillettava la fica a tutta forza. ‘Forza sfonda sto ricchione forza’. ‘O si cara, si adesso mi sfonda siii’ belava Riccardo umiliato e felice. Io mi aggrappai ai fianchi e comincia a muoverlo su e giù nel suo culo… ‘Ti piace?’ chiesi ‘Ummm si delizioso ummm’. Sandra con gli occhi iniettati di fuoco si masturbava come una furia… guardare il marito che si faceva inculare gli piaceva da impazzire. Presa da un raptus si alzò in piedi, ci raggiunse e piazzò la gnocca in bocca al marito ‘Forza visto che non sai usare il cazzo usa la lingua… lecca frocio…. leccaaaaaaaa’. Lui obbedì.
    
    Due ore dopo stavamo ancora pompando come forsennati. Il culo di Riccardo era spanato e sanguinolento, la fica di Sandra era rosso sangue. Io ero alla sborrata conclusiva e i due chinati a terra come cagnolini me lo presero in bocca all’unisono come se facessero a gara a chi spompinava meglio…. ‘Sborroooooooooooooo’ ululai e tutti e due bevvero come ...
    ... assetati. Esausti stramazzarono al suolo privi di forze e io, ormai in riserva, mi trascinai a fatica verso la porta e tornai a casa domandandomi, al risveglio quante cose avrebbero avuto da dirsi. Per un paio di giorni ci prendemmo tutti una pausa anche perchè avevo un impegno di lavoro e dormii fuori… Nonostante ciò mi venne spesso da ripensare a Riccardo, di certo prenderlo nel culo lo aveva eccitato non poco ma allo stesso tempo avevo visto come la figa della moglie e le sue tettone lo eccitassero ancora. Era il classico bisessuale che fa fatica ad accettare la propria condizione. Così decisi che, in fondo era il caso di dargli una mano. Lo bloccai mentre prendeva l’ascensore e salii con lui… L’imbarazzo era nell’aria perchè lui continuava a fissarsi i piedi senza parlare.. cosi ruppi il ghiaccio io ‘Come vanno le cose a casa?’. ‘E come vuoi che vada, non ci parliamo da due giorni, forse divorzieremo credo…’. ‘Eppure vi amate, avete solo dei problemi sessuali irrisolti…’. ‘Mi sa che sono solo un povero frocio e lo devo accettare’. ‘Ma mi pare che la patata ti piaccia ancora…?’. ‘Non so…. Non mi viene duro…. Cioè adesso io….vorrei succhiarti il cazzo questo si ma….’. Io presi l’occasione al volo, aprii i pantaloni e lo tirai fuori’. Lui arrossì… ‘ma…. qui….’. ‘L’hai detto tu…. Allora forza chinati e ciuccia che aspetti?’. Lui timidamente me lo prese in mano e iniziò ad accarezzarlo ‘Ummm lo hai davvero grosso….’ ora con una mano toccava il mio e con l’altra si smanazzava il suo ...
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