1. Spagna


    Data: 07/08/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Berto747, Fonte: Annunci69

    ... non potevo certo permettermi una tranquilla visione privata.
    
    Tanta era la fretta che arrivai mezz’ora prima dell’apertura e vi trovai quel maschio ancora lì. Era lui, infatti, il gestore. Quando mi vide, decise di farmi entrare lo stesso, per non farmi aspettare lì in piedi. Aprì con la chiave e, quando fui dentro, la richiuse per poterla riaprire all’ora giusta. Trovai la cosa stuzzicante, anche perché non mi toglieva gli occhi di dosso, mentre gironzolavo tra gli scaffali. Mi venne vicino per presentarmi i vari oggetti entrando in descrizioni fin troppo particolareggiate del loro uso. Io quasi mi scioglievo a stargli vicino finché, davanti ad una vetrina con diversi tipi di dildo di ogni forma, colore e dimensione, la sua mano appoggiata alla mia spalla mi scese lungo la schiena e andò a palpeggiarmi il culetto, messo in bella evidenza fasciato com’era da un paio di pantaloncini jeans chiari, fin sopra al ginocchio, molto aderenti. Li ho sempre adorati quei pantaloncini!
    
    Non lo allontanai di certo e girai la testa verso la sua. Fu un attimo. Me la prese e mi ficcò subito in bocca la sua lingua volteggiante, tenendomi serrato alla vita con un braccio. Ricordo che ci spogliammo completamente in un lampo e, dopo una sensuale lotta sul pavimento farcita di baci profondi, avvinghiato tra le sue forti braccia pelose, mi mise sotto di sé e mi possedette con forza lì, sulla moquette, riempiendomi di sperma e facendomi sentire la troia che ero. Fu fantastico.
    
    Dopo esserci ...
    ... rivestiti, qualche tenero bacetto ed era giunta l’ora di aprire. Cosa che fece. Quasi subito entrò un cliente più anziano, sui cinquanta o poco più, suo amico, che mi adocchiò mentre io, rilassato, continuavo a girare per il locale facendo finta di niente, mentre avevo il buchino dolorante così aperto che potevo sentire l’aria entrarci dentro. Cominciarono a parlare fittamente tra loro in maniera veloce, come fanno gli spagnoli, tanto che io non ho capito quasi niente di quello che si dicevano. Solo, vedevo che cominciarono a parlare sottovoce guardandomi ripetutamente e ridacchiando. Era chiaro che stavano parlando di me e il proprietario, certamente, gli stava raccontando quello che avevamo fatto poco prima.
    
    L’uomo pagò e, lanciandomi un’ultima occhiata, entrò per una porta a fianco del bancone. Rimasti di nuovo soli, tornai vicino al mio scopatore che mi spiegò accuratamente gli altri servizi del negozio. Mi disse che dietro c’era lo spogliatoio, le docce, la sauna, i camerini e che, se volevo, mi avrebbe fatto entrare gratis. D’altronde avevo già pagato in natura. Non persi l’occasione ed entrai. Mi fornì di asciugamani e scarpette. Mentre mi spogliavo e mettevo i miei vestiti nell’armadietto arrivarono altri due o tre avventori che, anche se non particolarmente belli e più grandi di me, sembravano ben attrezzati sotto, tanto che il mio buchino, benché già soddisfatto, si lasciò trascinare dagli ormoni giovanili e cominciò a boccheggiare, desiderando ardentemente di ...
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