mamma remissiva 01
Data: 07/08/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: mammaavvocato, Fonte: RaccontiMilu
... con decisione e cominciò a montarmi a pecorina. La scopata non durò molto, forse era molto eccitato, forse l’avevo fatto godere molto con la bocca. Lo tirò fuori e mi cosparse di sborra ancora una volta. – Vai a darti una ripulita che sei tutta sporca della mia sborra !!! Andai a dormire, ormai in preda al panico ed al terrore di quanto stava accadendo. La situazione mi stava sfuggendo di mano. Arrivò il mattino successivo, ero in cucina. Preparavo la colazione. Entrò in cucina, con la classica erezione mattutina maschile. Non disse neppure buon giorno, si avvicinò alle mie spalle, mi spinse sul lavabo e dopo aver abbassato le mie mutande mi penetrò senza dire nulla. Piangevo oscenamente. Disperata, ma lui non se ne curava. Mi scopava, scopava, mi toccava dappertutto. Aveva scoperto le mie tette e le stringeva, si godeva il corpo della sua donna. Come un uomo fa con la sua donna. Mi possedeva. – Ecco, finalmente l’hai capito cosa sei per me, sei la mia donna, la mia puttana, tienilo troia, senti come ti scopo !!! Senti il mio cazzo che ti monta come una vacca ! Sentii la mia figa che si allagava, questa volta stavo godendo anche io, l’orgasmo mi sorprese ma riuscii a nasconderlo, non volevo dargli alcuna soddisfazione. Stava per sborrare, uscì dalla mia figa. – Girati, inginocchiati troia, apri la bocca e datti da fare. Mi inginocchiai e si fece fare un pompino, continuai con gli occhi chiusi a fargli un pompino che non era più forzato, imposto, ma era agito. Mi riempì la ...
... bocca della sua sborra. – Vai dal medico, ora !!! Fatti dare la pillola. Da domani ti sborro dentro, pillola o non pillola. Stasera ti salvi perché ho voglia del tuo culo, preparalo, puliscilo. Feci come mi aveva ordinato. Sia il medico che la pulizia personale. Quella sera, ero impaziente, preoccupata. Non mi ero mai fatta inculare. Sapevo che molte lo facevano, ma io non l’avevo mai fatto. Cenai da sola, ancora una volta. Lui era chiuso in camera, non venne fuori. Aspettai fino alle 23 ma inutilmente, sospirando nell’illusione che fosse rinsavito e avesse cambiato idea andai a letto. Ero quasi addormentata quando si accese la lampada del comodino. Era lui. Aveva con se una bottiglietta di olio idratante per la pelle, l’aveva presa dal bagno. Si sfilò i pantaloni mostrandomi il suo cazzo che ormai cominciavo a conoscere bene. Si masturbava lentamente mentre prendeva consistenza. Era già in piena erezione, grosso. – Mi farai male, è troppo grosso. Non l’ho mai fatto col culo. – Girati e mettiti a pecorina !! Feci come diceva. Vidi che si riempiva il cazzo di olio e poi fece altrettanto con il mio culo. Cominciò ad allargarmelo con un dito, con l’altra mano mi toccava la figa, me la masturbava. Non capivo più dove fossero le sue mani, le sue dita. Sentii la sua cappella poggiata sul mio sfintere. Cominciò a premere, sentii la corona che si dilatava per lasciarlo entrare. Aggiungeva olio. Sentivo dolore, poco però, meno di quanto avevo temuto. Aggiungeva olio, infilava e ...