1. Lo scambio


    Data: 06/08/2020, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... riprese il giro e fece una cosa grazie alla quale riuscii a godere ancora di più. Infilò il suo membro nella mia fica già occupata e sfondata, e così in tre continuarono a fottermi su due buchi.
    
    Dopo 40 minuti finalmente vennero. A turno mi sbatterono il cazzo in faccia facendomela diventare rossa.
    
    Ingoiai lo sborro di tutti e cinque i cazzi lasciandone un bel po' sul corpo e sulla faccia.
    
    Alla fine ci buttammo tutti insieme nella doccia delle femmine con io al centro che li toccavo e massaggiavo.
    
    Capitolo 9: Cati
    
    Dopo la piccola orgia mi sentivo sciupato. Mi sedetti un attimo sulla panchina dello spogliatoio dopo che Bryan e i suoi amici se ne erano andati. Andrea si sedette con me.
    
    Aveva le guance rosse dallo sforzo, probabilmente una sua particolare caratteristica che veniva fuori dopo il sesso.
    
    Rimanemmo un poco in silenzio.
    
    Non sembrava molto intraprendente, per cui ruppi io il ghiaccio.
    
    "È stato bello" lui annuì. Poi pensai alla sua fidanzata che tra l'altro era anche una mia amica. "Come va con Rosa?"
    
    Lui mi guardò stupito "Pensavo lo sapessi già che stavamo insieme solo per coprire la nostra vera sessualità"
    
    Ah, ecco spiegati gli sguardi nervosi che lanciava agli altri ragazzi.
    
    "Ma ti comporti benissimo per quanto riguarda il sesso con una ragazza"
    
    "Grazie, però non ho provato niente di ché mentre ti fottevo. Anzi..."
    
    "Sì?"
    
    "Ecco... Bè... In alcuni momenti desideravo... Di... Di essere al tuo posto." Lo disse tutto d'un ...
    ... fiato.
    
    "Se vuoi puoi sempre provare ad essere al mio posto. Capisco che vuoi mantenere una reputazione.
    
    Possiamo provare e poi manterrò il segreto per non rovinarla."
    
    "Oh, grazie."
    
    Non so come mi venne quella idea, forse non ero poi così timido come pensavo.
    
    L'esperienza che stavo facendo era strana ma emozionante e mi ero fatto prendere dal flusso.
    
    Andrea mi accompagnò a casa. A metà tragitto mi chiese se volevo tenergli la mano e allora gliela porsi. Mano nella mano arrivammo nel mio quartiere.
    
    Ci lasciammo, d'accordo nel rivederci domani. Avrei preferito farlo in casa mia ma lui insistette e allora acconsentii nel trovarci a casa sua alle 8 di mattina. Era presto sì, ma siccome il giorno dopo sarebbe stato sabato, non c'era scuola.
    
    Mi accorsi di non aver programmato niente per quel sabato.
    
    Decisi allora che avrei finalmente fatto una visita al mio corpo inerme in qualche ospedale a pochi chilometri da dove vivevo adesso.
    
    Tra i documenti di Denise avevo trovato pochi giorni prima anche la patente, ed ero sicuro ci fosse una utilitaria nel garage della sua casa.
    
    Però non me la sentivo di guidare così tanto (nella vita di Federico avevo appena 18 anni e mi apprestavo a prendere la patente).
    
    Mi chiesi allora se la mia migliore amica mi sarebbe venuta in contro e mi avrebbe aiutato. Ma certo. Sghignazzai. Mi ero appena ricordato che lei mi aspettava in casa mia e che per tutta la sera ero obbligato ad essere suo schiavo.
    
    Non avrebbe rifiutato ...
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