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Lo scambio
Data: 06/08/2020, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... la sua ex ragazza, lui non si sarebbe tirato indietro. È così feci. "Edo... Dai ti prego..." Con la mano destra slacciai la cintura mentre con l'altra lo appoggiai allo schienale del divano. "Non volevo offenderti. Non lo farò mai più." Le nostre labbra si toccarono, le lingue che cominciarono a muoversi frenetiche. "Mai più" ripeté lui, ormai rilassato. Con la lingua scesi lungo i suoi sottili ma tonici pettorali per passare sugli addominali dove lo baciai a lungo. Tolsi i pantaloni con rinnovata voga e cominciai a mordicchiare il suo pene attraverso il tessuto delle sue mutande. Lui non ne poteva più dal piacere. Con forza mi schiacciò contro la sua intimità. Gli tolsi le mutande e cominciai a succhiare a ritmo forsennato. Con una mano tormentavo il suo ano, mentre l'altra entrava e usciva dalla sua bocca. Mi interruppe per baciarmi, allora cominciai a segarglielo. Prima con una mano poi cambiai metodo per farlo godere di più. Lo strusciavo contro il mio petto e infine lo incastrai tra il cordino della mia collana e la bocca. Andando su e giù cominciai una piacevole sega accompagnata dalla mia lingua e intervallata dal freddo crocifisso in acciaio del mio ciondolo. Fu su questo oggetto che venne con un' ondata piena di sperma che mi bagnò tutto. Ne ingoiai la maggior parte per poi rimanere abbracciato a lui. Ci sapevo proprio fare con Edoardo e dopo anni di "allenamento" potevo dire che non aveva più segreti per me. Eravamo migliori amici e niente di ...
... più. Capitolo 2: Denise La mattina dopo la litigata con Edoardo mi svegliai e mi sentii in qualche modo diverso. Ero spaesato e non riuscivo ad identificarmi. Mi sentivo in un corpo non mio. Alzai la testa dal cuscino per andare a sbattere contro una mensola che non c'era mai stata prima sopra il mio letto. Mi alzai lentamente e con circospezione e accesi la luce. Intorno a me erano attaccati grandi poster di attori famosi chi in posa e chi paparazzato a torso nudo. Probabilmente mi ero addormentato per sbaglio nella stanza di mia sorella. Nella stanza c'era uno specchio. Con sospetto mi diressi verso di esso per vedere una ragazza bionda che mi guardava attonita. Con sgomento mi accorsi di essere in un altro corpo ma soprattutto nel corpo di Denise Melanie, colei alla quale avevo telefonato il giorno prima. Rimasi parecchio tempo fermo senza pensieri, finché una voce rude non mi chiamo dalle scale. "Deny, scendi che ci sta la scuola!" La voce era di un maschio, probabilmente il padre. Mi serviva del tempo per capire cosa fosse successo e la scuola era l'ultima cosa che desideravo. "Non mi sento bene papà, magari è meglio se sto a riposo!" "Fai come vuoi, l'importante è che quest'anno non ti faccia di nuovo rimandare come gli altri anni. Hai promesso." Urlò mio "padre" dalle scale. Poco dopo sentii il rumore di una porta che si chiudeva e quello di una macchina che lasciava il quartiere. Solo allora mi accorsi di essere stato fermo per quasi un quarto d'ora davanti allo ...