Un turbinio di emozioni
Data: 04/08/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Thefab, Fonte: Annunci69
... non mi ha chiesto neanche soldi per dividere le spese.
Nei giorni seguenti, le situazioni si ripetono: Lorenzo mi ignora, se non qualche accenno di saluto, il mio ragazzo prova a consolarmi, mi rivedo spesso anche con Alberto e Leo, rifacciamo anche un’orgia ma è soprattutto Pietro e il suo sballo che mi coinvolgono.
Una sera è presenta anche Enea con noi, altre volte fumiamo in macchina e una volta c’è anche Leo. Alberto non sa niente, per ora. Lo scopre circa una settimana dopo. Siamo a casa di Pietro, sul suo letto io, lui e Leo. A quest’ultimo suona il telefono ed è Alberto.
Capisco subito che stanno litigando, il tono della chiamata è molto acceso. Leo non ci spiega bene cosa sia successo ma mi dice che è meglio se andiamo via. La svolta arriva dopo circa dieci giorni dal famoso lunedì.
Pietro ha casa occupata e ci andiamo a fare le canne dietro ad uno chalet, ormai chiuso dopo la fine della stagione estiva. Con noi ci sono anche Enea e Leo. Non c’è alcuna prospettiva di fare sesso e neanche mi interessa.
Stavolta, ho dovuto pagare anche io, forse una delle primissime volte che mi capita. Questa non è una vita che fa per me, non sono mai stato un cannato o uno a cui piace bere. Mi dispiace farlo di nascosto dai miei e dal mio ragazzo ma non mi sento bene dentro e cerco di non pensare, così facendo.
La nuova scuola la volevo vivere come un nuovo capitolo della mia vita, da affrontare il più sereno possibile ma non ci sto riuscendo. Lo sguardo intenso e ...
... tenebroso di Lorenzo risuona come un giudice dentro di me. I suoi silenzi nei miei confronti fanno più male di mille parole.
Stiamo fumando, appollaiati su un muretto, facendo discorsi stupidi e senza senso, quando improvvisamente sbuca Alberto. E’ incazzatissimo, Leo prova ad andargli contro per tranquillizzarlo ma riceve una spinta forte e rischia di finire a terra. Alberto gli intima di stargli lontano. Ha il fuoco negli occhi, mi guarda e mi ordina di andare in macchina sua. Io gli provo a rispondere, gli dico che faccio quello che voglio ma lui mi afferra per il braccio e mi tira via da quel muretto. Pietro interviene, come un imbecille.
Si alza e dice ad Alberto che sta facendo solo il coglione e lui, per tutta risposta, gli sferra un bel cazzotto in faccia.
“Frocio di merda, tocca un’altra volta Fabio e ti ammazzo”. Enea interviene, afferra Alberto per le braccia e lo porta un po' più lontano. A loro due, lentamente e un po' timorosamente, si avvicina anche Leo. Provano a calmare Alberto mentre Pietro se ne rimane come un imbecille con il culo a terra a scuotere la testa e a insultare sottovoce il suo aggressore.
Io sono rimasto a metà strada, ho intrapreso la strada per uscire dallo chalet ma poi mi sono bloccato per osservare la scena.
“Ti ho detto di andare in macchina o ti meno pure a te” mi urla Alberto. A questo punto, spaventato, eseguo e mi vado a sedere nella sua auto.
Rimango là per almeno quindici minuti, da solo. Provo a ingannare il tempo ...