1. Candidato all'obitorio


    Data: 31/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... e sborrò il suo carico libidinoso nella bocca non meno libidinosa del dottore, che lo ingoiò con evidente soddisfazione, succhiando e leccando il cazzo stretto nel suo pugno, finché non si ridusse ad un bigolino molliccio.
    
    “Puoi togliermi il dito, adesso.”, mormorò il dottore dopo un po’, sorridendo e staccando la mano bagnata dal sesso ormai esausto.
    
    Solo in quel momento, Jimmy si accorse di avergli infilato tutto il dito nell’ano, complice il velo di sudore che glielo aveva reso scivoloso.
    
    “Mi scusi…”, mormorò, avvampando e affrettandosi a tirar via la mano.
    
    “Sei straordinario!”, disse invece il dottore, fissandolo con gli occhi brillanti, mentre si ricomponeva, tirandosi su i pantaloni.
    
    Jimmy non rispose, ma si affrettò a scendere dal lettino, immaginando che l’esercitazione fosse finita; quindi, raccolse le mutande e cominciò a rivestirsi.
    
    Il dottore tornò alla scrivania e si sedette. Poco dopo, Jimmy lo raggiunse, sedendosi a sua volta. Si sentiva imbarazzato e se prima ci credeva poco di poter ottenere quel posto, adesso ci credeva ancora meno. Il dottore lo fissò, aveva un’espressione seria.
    
    “Senta, - fece, cercando di assumere un tono formale – forse devo scusarmi con lei per quello che è successo.”
    
    “No… - balbettò Jimmy, sconcertato da quel cambio di atteggiamento – non credo…”
    
    “Potrei dirle che mi dispiace, - continuò l’altro - che non so cosa mi sia preso, ma mentirei: lei era… è troppo bello per poterle resistere… Ma le giuro che ...
    ... non era preordinato. Non sono un maniaco depravato, mi creda, e non ho l’abitudine di mettere le mani addosso a nessuno. Ma con lei… il suo corpo è un’esplosione di sensualità… è stato più forte di me.”
    
    Jimmy avvampò, mai nessuno gli aveva detto quelle cose.
    
    “E’ stato divertente.”, disse con un sorriso che sapeva d’amaro, già immaginando come sarebbe finita.
    
    E infatti:
    
    “Lei capirà, - riprese il dottore – che dopo quanto è successo, non posso prenderla in considerazione per il posto di assistente. Rischierei come minimo di mettermi nei guai con la giustizia… e credo che né io, né lei lo vogliamo.”
    
    Jimmy abbassò la testa: se lo aspettava, ma il colpo era duro lo stesso. Intuendo quello che gli passava per la testa, Alessandrini si alzò e andò a sedergli di fronte, sull’orlo della scrivania.
    
    “Non fraintendermi, Jimmy, - fece, tornando al tu – io vorrei che tu fossi… molto di più di un assistente… Quando ti ho visto disteso su quel lettino, io… - si chinò a prendergli la mano, stringendola fra le sue – Che ne dici se andiamo a pranzo e ne parliamo?”
    
    “Ma… e gli altri colloqui?”, balbettò stupidamente Jimmy, frastornato e nello stesso tempo contento per l’invito inatteso.
    
    “Stamattina, eri l’ultimo, per fortuna.”
    
    “Ah... ok… va bene, dottore. Telefono ai miei che resto fuori e la raggiungo.”, fece Jimmy, voltandosi per avviarsi all’uscita.
    
    Ma l’altro lo prese per un braccio e lo trattenne.
    
    “Ezio… ti prego, chiamami Ezio.”, e lo attirò fra le braccia ...
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