1. Candidato all'obitorio


    Data: 31/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... denudarlo.
    
    “No, no, no… - intervenne il dottor Alessandrini – mentre Jimmy si apprestava a rivoltare il corpo per togliergli la giacca – Il corpo va trattato con delicatezza, per una forma di rispetto e soprattutto per non alterare eventuali prove forensi.”
    
    Jimmy lo fissò disperato.
    
    “Guardi, - fece allora il dottore – facciamo una cosa, - e si diresse verso uno dei lettini vuoti – si stenda qui, le faccio vedere come si fa.”
    
    Jimmy se ne stava lì tutto imbambolato, spostando lo sguardo alternativamente dal lettino al dottore.
    
    “Su, si stenda, da bravo, - lo incitò l’altro – faccia il cadavere.”
    
    Allora, Jimmy si sedette sulla sponda del lettino e goffamente si distese, senza capire neanche lui cosa stesse succedendo.
    
    “Bene, - proseguì il dottore – adesso chiuda gli occhi. Lei è morto, giusto? Non vede, non sente, non parla.”
    
    Jimmy cercò di accennare di sì con la testa e chiuse gli occhi, sentendosi terribilmente stupido in quella situazione. Ma non fece in tempo a fare mente locale, che sentì le mani del dottore carezzargli delicatamente i capelli.
    
    “Povero ragazzo, - mormorò – così giovane… e così bello…”
    
    Jimmy si sentì stringere lo stomaco: cosa diavolo stava succedendo? Un sudore freddo gli imperlò la fronte: nelle mani di quale psicopatico era caduto? Tuttavia, tenne gli occhi chiusi, ma senza poter celare un certo tremore.
    
    “Sei venuto a trovarti su questo tavolo nel momento più brutto della tua breve vita… non possiamo ridarti quello che hai ...
    ... perduto, ma faremo di tutto per renderti almeno giustizia.”
    
    Mentre diceva queste parole con voce dolce, le mani del dottore cominciarono a muoversi sapienti e delicate sul corpo di Jimmy, slacciandogli i vestiti, togliendogli le scarpe… e ogni gesto era più leggero di una carezza. In breve, Jimmy rimase in mutande; poi, e lui non riuscì mai a capire come, anche quelle gli furono sfilate e rimase compòletamente nudo sul lettino di dissezione.
    
    “Tutto bene, signor Fanelli?”, chiese il dottore.
    
    “Sì…”, rispose lui senza aprire gli occhi, non tanto per continuare la sua finzione, quanto per l’imbarazzo di trovarsi nudo, disteso sul lettino in un sala di autopsie.
    
    Cosa diavolo ci faceva lì, si chiedeva nella sua mente vorticante, e che intenzione aveva il dottore? Il fatto però di essere libero, di poter schizzare via in qualsiasi momento la situazione si facesse pesante, gli dava un sia pur minimo senso di rassicurazione.
    
    “La prima cosa, come ha visto, - riprese l’altro – è togliere i vestiti al cadavere. Poi, si passa all’esame esterno, per controllare come si presenta il corpo, se ci sono ferite, ematomi…”, e mentre spiegava, le sue mani si muovevano sul corpo di Jimmy, ne sfioravano i punti salienti: sul volto, sul collo, sul petto… sollevando le braccia per controllare sotto le ascelle… e poi l’addome… i fianchi…
    
    Jimmy non poteva negare il brivido di piacere che quelle mani sapienti, quelle dita delicate gli procuravano, ogni volta che gli sfioravano la pelle… ...
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